Serata di grande spessore alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri. Il geologo e scrittore Mario Tozzi, noto divulgatore e conduttore televisivo, è arrivato a “Velletri Libris” per parlare del suo ultimo libro “Uno scomodo equilibrio” edito da Mondadori.
Dopo i consueti interventi di Massimo Morassut del CREA e Umberto Savo per le “pillole di storia del territorio”, Emanuele Cammaroto ha introdotto l’ospite che poi ha dato vita ad una lunga chiacchierata con il pubblico affrontando diverse tematiche trattate nel libro. Pandemia, uomini e virus: un trittico che non è esente da implicazioni storiche, oltre che scientifiche, e va analizzato unitamente e nella sua globalità.
“Se stessi raccontando una storia per qualcun altro e questo qualcuno, che poi vedremo chi è, si muovesse a metà del XV secolo a Venezia, andrebbe così”: Tozzi ha esordito quasi parlando di un romanzo, attirando subito la forte curiosità del pubblico. “Questo qualcuno”, ha proseguito, “viene da Oriente, ha fatto un viaggio lunghissimo, non è stato sempre da solo ma anche con la sua famiglia a viaggiare. Viene dalle pianure cinesi Sud orientali o dal Sud est asiatico. È venuto attraverso le vie di commercio che i Sapiens hanno messo in questo pianeta, arriva a Costantinopoli e si imbarca verso Venezia. Pensa di entrare a Venezia e si ferma su un’isola, insieme ai familiari, per quaranta giorni. Cerca di resistere in quest’isola, ma nel frattempo muoiono tutti. Questo vedevano i microorganismi patogeni quando si muovevano cinque secoli fa da oriente per entrare in Europa”.
La storia della quarantena, e in generale della circolazione dei virus, è ciclica e ripete sempre le stesse tappe. Così come sono analoghe le risposte dell’umanità: “i veneziani”, ha infatti detto Tozzi, “avevano capito pur non comprendendo la natura di questi piccoli ospiti che dovevano bloccarli in un posto sicuro per quaranta giorni. Qui nasce il termine quarantena”.
Storia, documentazioni, ricerche e testimonianze per approcciarsi al mondo nella sua globalità, anche tramite esempi bizzarri (come quello delle mimose pudiche) o forti ma sempre efficaci. Mario Tozzi, da divulgatore prima e da scienziato poi, ha tentato di restituire un’immagine della realtà precisa e al contempo comprensibile, rimandando spesso all’attualità di questi giorni in cui è in auge il dibattito fra vaccinazione obbligatoria, green pass, prime e seconde dosi.
La scienza è l’unica a poter dare risposte adeguate, al di là dei timori e delle informazioni false. “Pur avendo noi armi intellettuali forti e apparecchiature extracorporee tecnologiche”, ha detto Tozzi, “non abbiamo capito chi sono dal punto di vista biologico i veri padroni del mondo. La biomassa ci vede allo 0,00009%. Noi non ci arrendiamo alla ricerca dell’equilibrio biologico, vogliamo combattere una guerra non difficile ma inutile. Coi microrganismi abbiamo tanto convissuto che nel nostro patrimonio genetico ci sono. Abbiamo avuto sempre a che fare coi virus. Anche Mago Merlino si trasforma in un batterio quando battaglia con Maga Magò, la infetta e la sconfigge. Aveva capito chi erano i padroni del mondo”, ha concluso Tozzi.
Per “Velletri Libris” un’altra serata da ricordare, con il tutto esaurito e un lungo firma-copie (sempre nel rispetto delle normative anti-covid) a fine presentazione. Un’occasione unica per ascoltare un grande scienziato e un grande divulgatore, in attesa dei prossimi appuntamenti sempre più interessanti.
Rocco Della Corte