Ucciso in mare, parla la moglie: “Mio marito travolto da un’incosciente”

Daniela, moglie di Massimiliano Gori, l’imprenditore cinquantunenne di Lido dei Pini, che sabato pomeriggio è stato travolto e ucciso da un gommone mentre faceva il bagno a circa 300 metri dalla costa, è determinata ad andare fino in fondo:
“Non è possibile morire a causa di un comportamento incosciente. Su questa storia vogliamo piena giustizia”.

Il corpo dell’uomo è stato ritrovato nei pressi della zona dell’impatto e subito dopo il riconoscimento portato all’istituto di medicina legale di Tor Vergata, dove a breve verrà eseguita l’autopsia.
La Procura di Velletri indaga con l’ipotesi di omicidio colposo nei confronti di un ragazzo di 17 anni che era alla guida del gommone.

Continua la moglie:
“Non è possibile morire per un atto di incoscienza e faremo di tutto perché sia fatta giustizia e siano accertate tutte le responsabilità in questa storia. Non si può togliere la vita ad una persona che era entrata nella mia vita in punta di piedi e che mi ha amata con tutta la sua forza e la voglia di vivere. Ha insegnato a tutti cosa vuol dire amare e rispettare gli altri. Avrei sperato che una persona così calma come Massimiliano non avesse avuto tanta fretta di lasciarci. Io e mia figlia non lo dimenticheremo mai”.

Letizia Longo, sua compagna di scuola e grande amica lo ricorda con parole d’affetto:
“Per lui Lido dei Pini era un’entità urbanistica unica e da sempre si batteva per la sua valorizzazione. Per Massimiliano il quartiere doveva essere curato, le strade pulite e in ordine e per questo spesso discuteva con i consorzi, ma anche con le amministrazioni comunali di Ardea ed Anzio. Come commercianti vorremmo realizzare un nuovo arredo urbano in sua memoria”.
Numerosi i messaggi di sostegno alla famiglia e di vicinanza alla moglie; Massimiliano Gori se n’è andato seguendo la sua passione, il mare che questa volta gli è stato fatale.

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