Roma-Prato, scoperto traffico di Shaboo: sequestrate più di 10mila dosi

Il traffico della sostanza è cresciuto in maniera esponenziale nell’ultimo periodo e ne è una testimonianza l’ultima operazione, denominata Vento d’Oriente e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, e dai carabinieri Carabinieri di Roma.

Dopo 5 mesi di indagini, i militari hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misure cautelari contro 22 persone, cinesi, italiani e filippini, per i reati di spaccio e detenzione ai fini di spaccio.

Le indagini sono iniziate dall’arresto di un cinese a giugno 2018, in possesso di un’ingente quantità di Shaboo. Da quel momento si è iniziata ad ipotizzare una fitta rete di spaccio che coinvolgesse diversi quartieri di Roma, ed è stata confermata a seguito dei successivi rilevamenti.

 Le indagini hanno permesso di identificare i ruoli dei diversi indagati, individuare le zone di spaccio, la modalità di introduzione dello stupefacente, i luoghi dove è stato stoccato e dove veniva confezionato per la vendita al dettaglio, fino alla vendita, consentendo di sequestrare un totale di oltre 1 kilogrammo di shaboo (oltre 10.000 dosi), nonché di arrestare 38 soggetti nella flagranza dello spaccio.
Si approvvigionavano di stupefacente da loro connazionali nella città di Prato. Lo stupefacente arrivava a Roma da giovani ragazze cinesi, incensurate, che viaggiando in treno dalla città toscana potevano garantire un trasporto sicuro.

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