Questa mattina il Tribunale fallimentare di Roma, tramite decreto, ha ammesso l’ATAC al concordato di continuità.
Per mezzo di un comunicato l’azienda ha reso noto che i giudici hanno accolto la proposta di concordato avanzata dalla società “tesa a garantire la migliore soddisfazione possibile dei creditori, in discontinuità rispetto al passato e nel pieno rispetto delle regole”.
In programma a fine anno , invece, l’assemblea di creditori che si dovranno esprimere in merito al piano.
Il presidente Paolo Simioni si è detto entusiasta: “Sono molto soddisfatto. Quando sono arrivato ad agosto 2017 l’azienda non riusciva a pagare gli stipendi, i fornitori non rispondevano al telefono ed erano arrivati i primi pignoramenti dei conto correnti.
Abbiamo preso atto della gravità della crisi e ci siamo messi immediatamente al lavoro. Grazie all’impegno di Atac e dei consulenti legali e finanziari siamo riusciti a costruire un piano industriale credibile che, come oggi viene sancito dal Tribunale, è in grado di garantire la migliore soddisfazione dei creditori e consentire il risanamento e rilancio della società”.
Continua il presidente: “è un’azienda che paga regolarmente gli stipendi a oltre 11.000 dipendenti, versa i contributi, paga i fornitori a trenta giorni, effettua importanti investimenti in autofinanziamento, il tutto in attuazione del Piano industriale depositato a gennaio. La società ha migliorato sensibilmente tutti gli indicatori finanziari e economici. Con il Decreto di ammissione, il Tribunale e la Procura riconoscono all’azienda che la strada che abbiamo intrapreso a settembre era quella giusta”.
Soddisfatta anche Virginia Raggi: “Il Tribunale fallimentare di Roma ha ammesso la società al concordato preventivo che abbiamo presentato” ha scritto su Twitter. “Un passo decisivo verso il risanamento e il rilancio dei trasporti a Roma. È una vittoria dei cittadini: Atac resterà in mano pubblica. Insieme cambiamo Roma”.