All’indomani della morte di Lorenzo Sciacquatori, ucciso ieri a Monterotondo vicino Roma, rimane ai domiciliari la figlia Deborah in attesa che venga formulata l’accusa definitiva nei suoi confronti.
Nelle prossime ore la Procura valuterà, sulla base di ulteriori accertamenti e dell’esame autoptico effettuato oggi, l’eventuale esistenza della legittima difesa. Tra le ipotesi anche che dall’accusa di omicidio si possa passare a quella di eccesso colposo di legittima difesa.
E sui social è scattata la solidarietà nei confronti della ragazza di 19 anni: in tanti pensano che la sua sia stata solo legittima difesa contro un padre da sempre violento. A quanto ricostruito finora dagli inquirenti la morte dell’ uomo, disoccupato e alcolizzato, rientrerebbe in un contesto di violenze avvenute negli anni nei confronti di tutte le donne del nucleo familiare: la compagna, la figlia e l’anziana madre. Proprio la compagna cinque anni fa lo aveva denunciato per maltrattamenti, ma questo non è bastato a fermare l’inferno in famiglia che durava da venti anni.
E intanto Monterotondo e il ‘popolo’ dei social si schierano con Deborah. “Legittima difesa per Deborah” si legge in alcuni messaggi di solidarietà per la ragazza.