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Terremoto a Roma e nel Lazio, è allarme: “Rischio altissimo”

L’ordine dei geologi lancia l’allarme terremoto: “Nel Lazio la percentuale di territori ad alto rischio sismico è altissima”

Sono passati otto anni dal terribile terremoto che ha sconvolto Amatrice e il Lazio. Il 24 agosto del 2016 oltre trecento persone persero la vita a causa del sisma  che ha sconvolto numerosi comuni del Lazio: da Norcia ad Amatrice, il terremoto ha portato orrore, morti e sfollati: oltre duemila, a causa del crollo di gran parte degli edifici della zona.

I geologi lanciano l’allarme terremoto su Roma – Roma.cityrumors.it

Oggi, a distanza di otto anni, ci si interroga sulle condizioni del sottosuolo laziale. L’Ordine dei Geologi del Lazio lancia l’allarme. Un messaggio preoccupante, che apre a degli scenari pericolosi: “Molti comuni sono ad alto rischio”. Un alert che non può essere sottovalutato dagli esperti.

Terremoto, gli geologi preoccupati

“L’intero territorio della Regione Lazio, con l’ultima riclassificazione del 2009 e successivi aggiornamenti, è stato dichiarato sismico, dei 378 comuni della Regione Lazio ben 294 ricadono in zone ad alto rischio sismico (quasi l’80% ricade infatti in zone sismiche 1 e 2). Mettere in sicurezza anche i borghi interni, significa evitare lo spopolamento dell’Appennino”. Così Simonetta Ceraudo, presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, nel giorno dell’anniversario del terremoto del 24 agosto del 2016.

“L’Ordine dei Geologi del Lazio si unisce al ricordo del devastante terremoto che colpì Amatrice e i comuni circostanti il 24 agosto 2016. In questa giornataprosegue Ceraudo -, vogliamo esprimere la nostra più sentita vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutte le comunità che, a distanza di anni, continuano a portare i segni di quella tragedia. Il terremoto di Amatrice, con la sua drammatica intensità e le conseguenze devastanti, ha scosso profondamente il nostro territorio e ci ha ricordato, ancora una volta, quanto sia importante la prevenzione e la consapevolezza dei rischi sismici in un paese come l’Italia, storicamente esposto a tali fenomeni”.

Rischio terremoti a Roma e nel Lazio – Roma.Cityrumors.it

Un paese con strutture vecchie

“Nel nostro Paese abbiamo un edificato vecchio, realizzato in gran parte prima degli anni 80 con criteri assolutamente non antisismici, secondo normative non adeguate e soprattutto senza studi geologici, con la consapevolezza di oggi si deve fare in modo di proporre anche strumenti di controllo utili proprio in un’ottica di prevenzione del rischio sismico, come ad esempio il fascicolo del fabbricato, strumento che sarebbe utilissimo per capire lo stato di salute di edifici e infrastrutture e che permetterebbe di tutelare tutti quei borghi che sono ancora oggi la nostra memoria storica e per i quali non possiamo rischiare che altri eventi sismici producano oltre a distruzione anche spopolamento”, ha confermato Simonetta Ceraudo, Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio. “Come Ordine dei Geologi del Lazio, ci impegniamo quotidianamente nella promozione della cultura della prevenzione, nella diffusione delle conoscenze scientifiche e nell’educazione della cittadinanza. Il nostro lavoro è volto a garantire una corretta pianificazione territoriale e una sempre maggiore resilienza delle nostre comunità di fronte ai terremoti”, prosegue la presidente dei geologi.

“Ricordare il terremoto di Amatrice non significa solo fare memoria di un tragico evento – ha concluso Ceraudo – ma anche rinnovare l’impegno per la sicurezza del nostro territorio. È fondamentale che le istituzioni, i professionisti e i cittadini collaborino insieme per costruire un futuro più sicuro e consapevole. In questo giorno di commemorazione, invitiamo tutti a riflettere sull’importanza della prevenzione sismica e a sostenere le azioni necessarie per ridurre il rischio in tutte le aree vulnerabili del Lazio e dell’intero Paese”.