Sono due le ipotesi di reato contenute nel fascicolo aperto dalla procura sul caso del San Raffaele Pisana. L’inchiesta sembra fare passi avanti, ma gli inquirenti stabiliranno solo in un secondo momento su quale reato concentrarsi: epidemia colposa o omicidio colposo.
A seconda del numero definitivo dei contagi, infatti, verrĂ scelta la via da seguire; per il momento la struttura fa registrare 119 positivi tra pazienti e personale sanitario e 6 decessi.
L’indagine dovrà chiarire l’iter di due procedure seguite all’interno della struttura privata, due fasi distinte e regolate da protocolli differenti.
I Nas di Roma dovranno capire da un lato come il coronavirus sia riuscito ad entrare e dall’altro se tutte le procedure applicate siano state effettuate secondo i protocolli di sicurezza.
Il sistema usato per fare i tamponi sul personale e sui ricoverati, infatti, sarĂ oggetto di verifica.
Quando un paziente viene trasferito da un’altra struttura, il tampone viene eseguito all’origine, ma poi la responsabilità di un corretto rispetto delle procedure si sposta all’interno della clinica. Si procede quindi, alla rassegna di tutte le procedure adottate per la sicurezza verso il contagio esterno, ma allo stesso tempo si verificano tutte le procedure relative ad azzerare il rischio di contagio all’interno del San Raffaele.
Si attende l’informativa dei Nas che dovrebbe chiarire i dubbi fin qui sollevati.