A riprendere i vigili avvezzi a prestare servizio senza uniforme, è stato direttamente il ministro dell’interno Luciana Lamorgese.
“Vedere l’uniforme in strada è senz’altro utile, incide direttamente sulla sicurezza percepita dai cittadini”.
Le parole del ministro che ha voluto sottolineare la gravità del caso su Roma; al primo posto la riconoscibilità delle forze dell’ordine, fondamentale per la percezione di sicurezza in una città in cui i malviventi sono sempre pronti a colpire.
Ha aggiunto:
“Noto che a volte gli agenti della Polizia locale preferiscono andare in servizio in abiti civili”. L’uniforme, invece, “è utile per migliorare la percezione della sicurezza, pensiamo anche solo all’effetto della presenza fissa dei soldati”.
Il caso è stato affrontato più volte, anche direttamente dal comandante attuale Antonio Di Maggio, che provò a mettere al bando i giubbini catarifrangenti indossati spesso dagli agenti.
“Dobbiamo riscoprire l’orgoglio della divisa – aveva scritto nella lettera d’insediamento – sia per ragioni di efficacia. Vedere una divisa in strada può essere un ottimo deterrente per i malintenzionati”
Peccato che i sindacati abbiano sempre appoggiato la controparte, inviando spesso, negli ultimi due anni, reclami e proteste lamentando la scomodità degli armadietti e facendo leva sull’importanza degli abiti civili per comodità d’intervento.