I medici lanciano un pesante allarme sul consumo delle droghe tra i più giovani. E c’è una sostanza, che spaventa tutti, che sta prendendo il largo
Uno studio shock, che fotografa alla perfezione una situazione drammatica. Dal 2022 in poi, ovvero da quando il Covid, con le restrizioni che avevano colpito la popolazione, è stato accantonato, i ragazzi romani hanno aumentato in modo considerevole l’uso delle sostanze stupefacenti. L’Asl capitolina ha diramato una nota preoccupante, che ha evidenziato un fenomeno in grande crescita.
Il numero dei romani, di età compresa tra i sedici e i trentacinque anni, che fanno uso di droghe, è in vertiginoso aumento. Al pari di quelli che si cimentano nel gioco d’azzardo. Due fenomeni sempre più preoccupanti e che caratterizzano la stragrande maggioranza degli adolescenti che vivono nella capitale e nei dintorni. Uno dei territori più colpiti, sembra essere quello a sud della città: i quartieri Eur, Laurentino, e molte zone balneari (su tutte Ostia e Fiumicino) hanno fatto registrare dei dati shock.
L’analisi è stata effettuata dalla Asl Roma 3, che ha specificato come negli ultimi due anni le richieste allo Sportello Giovani, creato ad Ostia e Fiumicino, si sono moltiplicate in modo vertiginoso. La dipendenza da droghe, alcol e gioco d’azzardo, terminata la pandemia da Covid-19, “ha registrato un aumento significativo nel 2023 – segnala l’azienda – soprattutto nei giovani in età compresa tra i 16 e 35 anni, e il dato si conferma anche sul territorio della Asl Roma 3, con una maggiore incidenza nell’area di Ostia”.
L’azienda ospedaliera, ha portato avanti un lavoro di contrasto alle dipendenze da droghe, alcol e gioco d’azzardo ed ha creato, nel giugno del 2023, uno sportello specifico per provare a sensibilizzare i cittadini, giovani e meno giovani, sulle problematiche connesse al consumo di sostanza psicoattive. A spaventare i medici, oltre ai numeri in grande aumento, che testimoniano la grande attitudine dei giovani romani al consumo di droghe, c’è anche una particolarità.
C’è una sostanza che sta prendendo largo tra i più giovani e che può portare a gravi problemi di salute. Ad essere aumentata è infatti la percentuale di adolescenti che fa uso di Fentanyl. I casi sono aumentati in modo vertiginoso. “Nonostante l’aumento delle dipendenze e in particolare quella del consumo di cocaina, eroina, cannabis e purtroppo anche l’uso improprio del Fentanyl, ancora solo una piccola parte dei giovani chiede aiuto al nostro sportello e solo una piccola parte inizia un percorso di cura. Entrano in gioco diversi fattori: lo stigma e la difficoltà ad aprirsi – spiega Giuseppe Anastasi, direttore Uoc Salute Dipendenze Asl Roma 3 – E infatti anche nel 2024 le richieste dirette di aiuto da parte dei ragazzi sono ancora poche, se confrontate al numero decisamente più alto di chi chiede invece informazioni su come comportarsi con familiari, amici e parenti in difficoltà. Alla luce di questa considerazione, noi clinici crediamo che la prevenzione sia la chiave di volta”.
Il Fentanyl, in termini strettamente medici, è un analgesico, appartenente alla classe delle 4-anilidopiperidine, oppioide prodotto da sintesi chimica. Si tratta di un potente oppioide sintetico, 50 volte più potente dell’eroina, il cui abuso può avere conseguenze letali. Viene definita la “droga degli zombie”: un particolare che, meglio di altri, spiega le conseguenze sull’organismo di chi la assume. Secondo la Drug Enforcement Administration è “100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell’eroina”.
La Asl romana è spaventata all’idea che i giovani ne facciano uso in modo continuativo. Motivi che hanno portato alla realizzazione di numerosi progetti. Il primo si chiama “Unplugged”, ed è stato studiato, a livello europeo, per prevenire l’uso di tabacco, alcol e droghe. Il progetto, come spiegato da Anastasi “si basa sulla capacità di intercettare sensibilità diverse e disagio dei ragazzi in età compresa dagli 11 ai 14 anni, al fine di anticipare possibili devianze. Grazie al programma Unplugged, in questi anni sono stati raggiunti oltre 10mila studenti delle scuole del territorio. Siamo rimasti colpiti anche dalla disponibilità di tanti docenti che seguono corsi di formazione. Il personale sanitario mette loro a disposizione anche del materiale didattico da usare in classe, trasferendo agli insegnanti le skills necessarie per prevenire e intercettare il disagio. La scuola e la famiglia sono essenziali quando vogliamo intervenire davvero sui giovani”.
A testimonianza dei numeri sempre più crescenti, in due anni, il servizio con sedi a Fiumicino e Ostia ha assistito centinaia di persone, offrendo ascolto e supporto a chiunque abbia richiesto aiuto per problemi legati a dipendenze. “Lo sportello è dedicato anche ad adulti con problematiche relative al consumo di sostanze psicoattive e ai familiari dei giovani che sono in condizioni di disagio o hanno una dipendenza“, specifica il coordinatore infermieristico e referente delle attività di Prevenzione SerD Asl Roma 3, Claudia Boro.