Parla+l%26%238217%3Besperto%3A+%26%238220%3BVicini+a+zero+infezioni%3A+Lazio+tra+le+prime+regioni+a+riaprire%26%238221%3B
romacityrumorsit
/prima-pagina/parla-lesperto-vicini-a-zero-infezioni-lazio-tra-le-prime-regioni-a-riaprire.html/amp/
Prima Pagina

Parla l’esperto: “Vicini a zero infezioni: Lazio tra le prime regioni a riaprire”

Claudio Mastroianni, ordinario di infettivologia all’università Sapienza di Roma e direttore della Uoc di Malattie Infettive del Policlinico Umberto I, ha commentato i dati dell’ultimo bollettino diffuso nella serata di ieri dalla Protezione Civile.

“La curva dei nuovi contagi e dei ricoveri continua a scendere e dobbiamo esserne molto contenti: siamo sulla strada giusta. Segnali ancora più positivi arrivano dal Lazio e da Roma in particolare”.

“I dati sono piuttosto chiari. Da quando è iniziata la pandemia è la prima volta che assistiamo a un calo così costante degli accessi in ospedale e contemporaneamente a un aumento delle persone dimesse. È così già da qualche giorno e questo ci suggerisce che finalmente i nostri sacrifici stanno funzionando”

“I decessi – continua l’infettivologo – ci dicono tanto sulla diffusione del nuovo coronavirus, quanto piuttosto sul numero ancora elevato di persone ricoverate in condizioni gravi. Sappiamo che le terapie intensive sono ancora piene di pazienti già di per sé fragili, come anziani o persone affette da altre patologie. Ma anche in questo dato triste, quello dei 604 morti in un giorno, io comunque ci leggo un piccolo segnale positivo. Non dobbiamo infatti dimenticarci che una settimana fa i morti si aggiravano intorno ai mille al giorno. Quindi stiamo assistendo a un calo dei decessi intorno al 30%”.

Infine l’ipotesi di riapertura tra le prime regioni italiane:
“La fase di riapertura sarà graduale e dipenderà molto dalla situazione delle varie regioni. Ma con questi numeri è possibile che il Lazio sarà tra le prime a ripartire. Tuttavia, bisognerà stare molto attenti a non abbassare la guardia. Una volta entrati nella fase due bisognerà essere capaci di individuare tempestivamente l’insorgenza di nuovi focolai ed essere pronti a isolarli e circoscriverli subito. Solo così potremo evitare di dover ricominciare tutto da capo. Anche la popolazione dovrà fare la sua parte e continuare a fare molta attenzione, usando tutte le precauzioni del caso”.