Il ct azzurro ha spiazzato tutti, annunciando l’addio alla Nazionale: “Una scelta personale”. Ecco cosa c’è dietro la sua decisione. E la Figc studia i sostituti
“Le dimissioni da CT della Nazionale sono state una mia scelta personale. Ringrazio il Presidente Gabriele Gravina per la fiducia, insieme a tutti i membri della FIGC. Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell’Europeo 2020. È stato un onore“. Con queste poche parole, scritte sul suo profilo Instagram, Roberto Mancini ha detto addio alla Nazionale.
Una scelta che ha spiazzato tutti. In primis la Federazione Italiana Giuoco Calcio, che intorno alla figura del ct aveva deciso di programmare e costruire il futuro. Mancini era stato nominato pochi giorni fa il responsabile delle Nazionali, dalla Maggiore all’Under 20. Era stato coinvolto nella scelta del suo nuovo vice: Alberto Bollini, che aveva guidato l’Under 19 alla conquista del Campionato Europeo.
La Figc è rimasta spiazzata. Aveva assecondato le scelte di Mancini (che aveva dato l’ok al nuovo organigramma, che oltre all’ex tecnico delle giovanili della Lazio vedeva la conferma di Fausto Salsano, il rientro di Antonio Gagliardi e l’ingresso dell’ex difensore Andrea Barzagli. “La Federazione Italiana Giuoco Calcio – si legge – comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata. Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra”.
Mancini ha spiazzato dirigenti, tecnici e giocatori. Voci che provengono dall’Arabia parlano di una mega offerta fatta dalla Federazione per affidargli la guida della Nazionale Araba fino ai Mondiali del 2026. A riportare la notizia è stato il quotidiano saudita Al-Riyadi: stando a quanto riportato dai media locali, infatti, Mancini avrebbe raggiunto un accordo con la nazionale dell’Arabia Saudita per i prossimi tre anni. Mancini andrebbe quindi ad allungare il numero di giocatori, tecnici e professionisti che hanno lasciato il loro incarico per raggiungere l’Arabia Saudita, accettando offerte milionarie.
“Se Mancini ha preso una decisione del genere, l’avrà fatto con piena consapevolezza. Senza dubbio avrà le sue motivazioni, uno non si sveglia e comunica così all’improvviso di non volere più essere il ct della Nazionale. Bisogna soltanto attendere, le due parti ora dovranno far sapere i motivi di quanto successo”, ha detto ai microfoni di Notizie.com Antonio Cabrini, campione del Mondo nel 1982 ed ex tecnico della Nazionale Femminile.
Ed ora, chi si siederà sulla panchina azzurra? La Figc è chiamata a scegliere in breve tempo, tra suggestioni, possibilità e clamorosi ritorni. In quest’ottica il nome di Antonio Conte sembra il più papabile. L’ex ct ha lasciato il Tottenham ed è attualmente a spasso. Conosce gli ambienti federali e non avrebbe problemi a rimettersi in gioco. Il problema sarebbe legato all’ingaggio (quando l’ex presidente federale Tavecchio lo scelse a capo della Nazionale nel 2014, trovò una soluzione legata ad uno sponsor). Libero è anche Luciano Spalletti, fresco vincitore dello scudetto con il Napoli. Ha più volte dichiarato che l’idea di guidare una Nazionale lo stuzzica.
Ma esistono anche altre soluzioni: a costi più bassi e molto suggestive. Gravina sarebbe infatti intenzionato a puntare su un nome nuovo, in grado di ripartire con un progetto vincente e che crei entusiasmo tra i tifosi dopo le recenti delusioni. In ambienti Figc circola con insistenza il nome di Fabio Grosso, l’uomo simbolo della vittoria ai Mondiali del 2006. Grosso è a spasso, dopo essersi dimesso dalla panchina del Frosinone, squadra che ha guidato trionfalmente alla promozione in Serie A. Mancherebbe di esperienza, a livello internazionale, ma è molto apprezzato in Federazione. Non si escludono anche nomi a sorpresa, come quello di Daniele De Rossi, che ha fatto parte dello staff tecnico di Roberto Mancini durante l’Europeo in Inghilterra. Dopo la deludente esperienza alla Spal, l’ex capitano della Roma aspetta una chance. E molti in Figc caldeggiano la sua candidatura. Indietro (ma non da escludere) anche i ct delle nazionali giovanili: da Nunziata allo stesso Bollini. Attenzione anche agli ex campioni del Mondo, come Gattuso e Filippo Inzaghi.