Qualche giorno i docenti di un liceo romano di Tor Bella Monaca, l’Amaldi, hanno promosso un’iniziativa per affrontare con gli studenti il tema dei migranti;
questa mattina in diverse altri classi di Roma e non solo c’è stato come è stato definito uno “sciopero al contrario”, non fuori dalle classi ma dentro.
I docenti in un appello pubblico si erano detti “preoccupati e scossi” per le “centinaia di morti nel Mediterraneo, mentre a Castelnuovo di Porto si consuma una delle pagine più buie della nostra storia recente”. “Chiediamo – dicevano nell’appello – a tutta la comunità scolastica di dare un segnale di preoccupazione e riflessione trasformando le prime due ore di lezione di mercoledì 30 in uno sciopero alla rovescia: fermare la didattica per ragionare e riflettere insieme agli studenti”.
Hanno aderito all’iniziativa gruppi di professori e singoli docenti in quasi 50 istituti, la maggior parte a Roma e Provincia, ma non solo, anche a Milano, Parma e Catanzaro.