In un mondo sempre più controllato dall’Intelligenza Artificiale, si rischia di essere manipolati. Ecco l’errore che molti commettono e che spesso permette alla tecnologia di prendere il controllo su di noi
Dagli assistenti digitali agli smart speaker, dalle app alla tecnologia in grado di controllare tutto ciò che accade in casa e nelle nostre vite. L’Intelligenza Artificiale ha un ruolo di primo piano nella nostra vita. Anzi, secondo gli esperti, è sempre più in grado di condizionare la nostra vita e le nostre scelte. Esistono molti modi con i quali i più moderni strumenti elettronici possono influire sulla nostra vita professionale. Ecco come accorgersene e provare a rimediare.
Gli assistenti AI sono infatti in grado di controllare la nostra vita. Attraverso i mille algoritmi che contraddistinguono le applicazioni che gestiscono e andando a spulciare le nostre scelte. Possono trovare nelle nostre cronologie online i gusti e le preferenze in ambito musicale, professionale, culinario o verificare tutti i siti che siamo andati a controllare, capendo le nostre esigenze. Sono in grado di proporci le migliori soluzioni per le nostre esigenze. Ma a che prezzo?
Secondo gli esperti di Xps, il portale che si occupa di tecnologia, gli innocui assistenti AI sono in grado di controllare gran parte delle nostre vite lavorative e non solo. Per ovviare a questa situazione, hanno pensato di esplorare una serie di tattiche per farci conoscere i trucchi che gli assistenti AI utilizzano per modellare il comportamento degli utenti e come puoi mantenere il controllo. Ecco come gli esperti sono in grado di mantenere il controllo e manipolare le nostre scelte… “L’intelligenza artificiale non si limita a prevedere il tuo comportamento, lo modella!” afferma Erich Hugo, analista di sistema di Xps. Esatto, il tuo affascinante assistente AI, sempre pronto a rispondere alle tue domande, potrebbe in realtà condizionare le tue scelte. Essere in grado di decidere per te senza che nessuno se ne renda conto. Quindi, qual è il segreto dietro tutto questo? Esploriamo il mondo dell’intelligenza artificiale e le sue strategie inaspettate.
Gli assistenti digitali AI orientano sottilmente le nostre scelte personalizzando i suggerimenti in base al nostro modello di utilizzo, sfruttando essenzialmente il potere di persuasione. “Proprio come gli algoritmi dei social media, il tuo assistente AI fornisce consigli su ciò che pensa ti potrebbe piacere o di cui hai bisogno. È manipolativo perché ti costringe in una bolla dove solo certi tipi di contenuti ti raggiungono“, avverte Hugo. Tutto nasce dalle nostre ricerche o dalle richieste che facciamo: se riuscissimo a diversificare le nostre ricerche, riusciremmo ad evitare si essere manipolati.
Anche perchè gli assistenti AI effettuano un vero e continuo monitoraggio delle nostre abitudini. Apprendono tanto su di noi, sulle nostre opinioni, sulle nostre preferenze e su ciò che ci piace o che odiamo. Le abitudini su cibi, sport, passatempi, sulle ore che dedichiamo al lavoro, al relax o al sonno. Hanno una miniera di informazioni utili, che sfruttano in modo inequivocabile. “Il tuo assistente AI sintetizza i tuoi modelli comportamentali tipici. Se ordini regolarmente la pizza ogni venerdì, potrebbe iniziare a suggerire articoli correlati come cheesecake o fornire offerte nelle pizzerie locali“, spiega Hugo. Come comportarsi? Un suggerimento potrebbe essere quello di utilizzare la navigazione in incognito o di cancellare periodicamente la cronologia delle ricerche per interrompere la curva di apprendimento dell’IA. Un consiglio che pochi prendono in considerazione, ma che può invece risultare fondamentale per evitare sgradite sorprese.
Più tempo passiamo in rete, più siti e pagine di ricerca apriamo: più facciamo richieste, maggiore sarà la capacità di studiare ed elaborare i nostri dati: l‘IA potrà quindi capire tutto di noi e allo stesso tempo riempirci di informazioni fino a farti cedere ai suoi capricci. “Il tuo assistente AI è in grado di fornire una valanga di informazioni che gli utenti non possono elaborare rapidamente, alterando le loro capacità decisionali“, sottolinea Hugo. Come difendersi? Mettendo sempre in discussione la rilevanza e l’autenticità delle informazioni fornite. Un altro aspetto sul quale l’intelligenza artificiale lavora da anni è la nostra paura di perdere qualcosa. Di non essere in grado di sfruttare un’offerta o di perdere un’opportunità su qualcosa che seguiamo ed apprezziamo. Gli assistenti AI possono presentare offerte o promozioni come esclusive a tempo o a stock limitato per spingerci a prendere decisioni rapide. “L’urgenza o la scarsità artificiale è un trucco comune utilizzato dagli assistenti AI. È pensato per accelerare il tuo processo decisionale, spesso bypassando il tuo processo di pensiero critico“, spiega Hugo. In questo caso sarebbe fondamentale riuscire a resistere alla tentazione di prendere decisioni affrettate. Ricorda, le offerte vanno e vengono.
Gli assistenti AI analizzano continuamente le nostre abitudini, a volte in modi invasivi come l’analisi del contenuto delle email o il riconoscimento vocale. Si tratta, a tutti gli effetti, di una vera e propria violazione della nostra privacy. “È importante ricordare che tutto ciò che l’assistente AI fa viene registrato. Molti hanno impostazioni sulla privacy per disabilitare la scansione delle email o la profilazione vocale, ma molti utenti ne sono ignari“, avverte Hugo. Come muoversi dunque per evitare brutte sorprese? Il consiglio è quello di controllare e aggiustare regolarmente le impostazioni sulla privacy per limitare l’accesso.
In un mondo in cui l’IA è sempre più onnipresente, sarà fondamentale mantenere il controllo su come essa influisce e influenza le nostre vite. Dobbiamo essere noi a sfruttare la tecnologia e le innumerevoli possibilità che ci regala: non viceversa. Ecco perchè dobbiamo essere in grado di accogliere questa tecnologia comprendendo le sue capacità, ma allo stesso tempo stabilendo dei limiti per proteggere la nostra privacy e individualità. “Dove l’IA è l’ingegnere, noi dobbiamo essere il direttore d’orchestra“, afferma Hugo. “Dobbiamo guidare saggiamente questo potente strumento per garantire che lavori a nostro favore, non contro di noi“. Ecco una domanda su cui riflettere: come possiamo sfruttare l’immenso potenziale dell’IA in modo equo e responsabile, senza compromettere l’essenza della scelta e del controllo umani?