Nei giorni scorsi, gli schieramenti politici di estrema destra hanno invitato gli ultras delle curve ad unirsi a loro per “infiammare le piazze”.
Domani alle ore 15:00 è prevista, infatti, una manifestazione con il passamontagna al posto delle mascherine; si marcerà contro il Governo.
Gli organizzatori sono Forza Nuova e il gruppo Ragazzi d’Italia, che hanno già depositato in Questura un avviso formale in cui informano della presenza di 5mila persone.
Il tam tam per arruolare adesioni era partito nelle settimane scorse dalla pagina Facebook Dalle Curve alle piazze ed era stato veicolato a maggio sui social di alcune delle più blasonate tifoserie italiane, compresa quella della Lazio, orfana di Fabrizio Piscitelli, Diabolik, e dei suoi Irriducibili.
Ovviamente si apre il dibattito tra le curve romane, con quella della Roma che difficilmente aderirà all’iniziativa, mentre quella laziale sarebbe più propensa, anche per via delle radici storiche neofasciste.
C’è anche chi chiede che la manifestazione non venga autorizzata, come l’Anpi provinciale di Roma con i comitati e associazioni democratiche, che ieri hanno scritto al questore Carmine Esposito:
“Abbiamo appreso che il 6 giugno è in programma a Roma una manifestazione i cui ideatori, appartenenti ad una galassia variegata di estrema destra, neofascista e neonazista, avrebbero annunciato di partecipare senza mascherine ma con il passamontagna.
Ancor più grave è la contemporanea minaccia di trasformare le piazze in un incubo per la classe politica democratica e per le forze dell’ordine (figuriamoci per i cittadini), con il dichiarato intento di destabilizzare la città cercando di andare a fare visita ad una serie di punti nevralgici e simbolici di questa crisi. Riteniamo inaccettabile che si dia a tali elementi dichiaratamente eversivi di scendere in piazza”.