Erano appena arrivati al deposito dei mezzi e stavano per iniziare il loro turno, quando sono stati aggrediti in modo brutale. La polizia indaga
Erano appena arrivati sul posto di lavoro e stavano per scendere dalla loro autovettura, prima di iniziare il turno di notte. Tre autisti dell’Atac erano giunti insieme, al deposito dei mezzi di Tor Vergata e stavano per dare il via al loro impegno lavorativo, quando si è scatenato l’inferno.
“E’ successo tutto all’improvviso, in pochi secondi”, ha detto un testimone, che ha raccontato nel dettaglio i momenti più concitati vissuti dai tre uomini. Erano arrivati con la stessa auto e avrebbero iniziato a lavorare su tre vetture diverse del gruppo Atac. Si trovavano al capolinea Tor Vergata, quando un’autovettura si è affiancata a loro. Un uomo di circa quaranta anni è sceso all’improvviso ed ha iniziato ad attaccarli.
L’aggressione è stata brutale: il quarantenne si è scagliato con violenza sui tre: le vittime, si quarantatré, quarantaquattro e quarantotto anni, sono state colte di sorpresa: non si aspettavano di essere colpite con tale furia. Hanno subito calci, colpi al volto e alla testa. Uno di loro, un uomo di 48 anni, è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni, con una emorragia cerebrale, dopo l’aggressione avvenuta davanti al deposito di Tor Vergata. Il responsabile, un uomo di 40 anni, è attualmente ricercato dalla polizia.
Le forze dell’ordine cercano di fare luce su ciò che è accaduto: sui motivi che hanno scatenato la furia dell’uomo e sulla dinamica. I poliziotti del Commissariato Tor Vergata, non escludono che possano essere coinvolte anche altre persone: che i quarantenne non fosse solo al momento dell’aggressione. Si cercano complici che hanno preso parte al pestaggio e che possano aver recitato un ruolo attivo. Le vittime hanno 44, 43 e 48 anni: oltre al 48enne più grave, gli altri due hanno riportato prognosi di 30 e 10 giorni per trauma cranico-facciale con microfrattura delle ossa nasali e trauma cranico e contusioni al basso ventre.
Gli agenti hanno ascoltato le vittime ed il racconto dei (pochi) testimoni presenti. E, soprattutto, cercano di capire cosa abbia spinto l’aggressore (o gli aggressori) a scatenare sul terzetto tutta la sua furia. Non si esclude nessuna pista: dal regolamento di conti all’alterco avvenuto in strada. Tutte le ipotesi vengono vagliate dagli inquirenti. Non si tratta della prima aggressione subita dai guidatori dell’Atac durante il loro servizio. A febbraio scorso tre autisti vennero accerchiati e colpiti con violenza, mentre si trovavano al capolinea del bus a Piazza Venezia. Situazione simile vissuta a giugno nel centro storico.
I numeri delle aggressioni sono in costante aumento: dalla municipalizzata che gestisce i mezzi pubblici della capitale, hanno specificato che lo scorso anno si sono verificati sessantasette episodi di violenza nei confronti dei dipendenti: di questi, cinquantacinque impiegati sulla rete di superficie e altri dodici in servizio sulla rete metroferro.
Numeri in aumento rispetto agli anni precedenti: nel 2022 sono stati compiuti 55 attacchi in superficie e 12 sul metroferro, mentre nel 2021 gli episodi complessivi furono 69: numeri che hanno portato alle proteste dei lavoratori e dei sindacati, che lamentano le condizioni (soprattutto di chi fa i turni notturni) in cui sono costretti a lavorare numerosi autisti. .