Il centrodestra insorge contro il sindaco di Roma: “Molte persone rischiano di non poter più utilizzare le proprie autovetture”. E scoppia la bagarre sulla Ztl
Da una parte la condizione dell’aria che arriva a livelli sempre più preoccupanti; dall’altra la necessità di trovare soluzioni alternative al blocco del traffico, all’estensione della Ztl e, soprattutto, all’idea di risolvere il problema esclusivamente attraverso l’utilizzo delle auto elettriche. Il centrodestra tuona contro il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e lancia un allarme: “Le persone economicamente più fragili, rischiano di non poter acquistare le auto elettriche e di vedere gettati all’aria i propri risparmi, per far fruttare il legittimo diritto all’utilizzo della propria auto”, ha dichiarato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
Ieri in Senato c’è stata l’approvazione della conversione del decreto legge Qualità dell’Aria. “Il Senato ha approvato la proroga per Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Roma Capitale e Regione Lazio ne chiedano l’estensione per il nostro territorio condizionata ai risultati di un monitoraggio aggiornato sulla qualità dell’aria e all’attuazione di interventi alternativi all’estensione della ZTL”, ha scritto Rampelli. “Il piano sulla Qualità dell’Aria dell’ex presidente Zingaretti e del sindaco Gualtieri – sottolinea – mette fuori uso le macchine di centinaia di migliaia di romani. Nei due anni dal varo del piano regionale i valori della qualità dell’aria si sono radicalmente trasformati anche a causa del fisiologico rinnovo del parco auto. Si rende quindi necessaria una nuova fase di monitoraggi delle centraline che, già sappiamo, oggi rilevano un tasso d’inquinamento dell’aria al di sotto dei limiti prescritti”.
Come migliorare la qualità dell’aria nella capitale. Rampelli punta l’indice sulle carenze del trasporto pubblico, sull’assenza di colonnine che possano garantire l’utilizzo delle auto elettriche e sui tanti problemi che attanagliano Roma. “Va pure rilevato che Comune, Regione e Stato – aggiunge – non sono nelle condizioni di finanziare adeguatamente l’acquisto delle costose auto elettriche (per chi crede che questo sia il futuro della mobilità sostenibile): se anche 300mila proprietari di auto fossero oggi economicamente in grado di acquistare un mezzo elettrico non ne troverebbero la disponibilità sul mercato. Non esiste ancora una capacità dei soggetti erogatori di energia per distribuirla in numero sufficiente di colonnine di ricarica idonee a un fabbisogno così elevato. Il trasporto pubblico capitolino è totalmente carente e non è in grado di rappresentare una valida alternativa all’uso del mezzo privato”. “Esistono quindi molteplici condizioni tali – conclude Rampelli – da suggerire alle autorità comunali e regionali di chiedere una proroga all’attuazione del piano regionale della qualità dell’aria, prima che le persone economicamente più fragili vedano svanire nel nulla i propri sacrifici economici senza poterlo neppure far fruttare con il legittimo diritto all’utilizzo della propria auto”.
Sulla volontà di rinviare le limitazioni sulla Ztl e la necessità di trovare soluzioni alternative al miglioramento della qualità dell’aria, si è espresso anche il senatore di Fratelli d’Italia Andre De Priamo. “Già ieri, intervenendo in aula sul decreto relativo all’inquinamento, avevo rivolto un appello al sindaco Gualtieri, reiterato con determinazione oggi dalla collega Lavinia Mennuni, a rinviare il blocco della circolazione per un grandissimo numero di mezzi nella grande fascia verde di Roma Capitale. Abbiamo presentato già mesi fa un ddl in Senato per collegare le limitazioni all’aumento del trasporto pubblico che a Roma, nonostante gli interventi del Governo che ha finanziato il prolungamento della Metro C fino a Farnesina con ben 2,3 miliardi, versa in condizioni sicuramente non degne della Capitale d’Italia. Chiediamo a Gualtieri di applicare questo principio, e di rinviare quindi il provvedimento mettendo in campo proposte alternative, che peraltro il gruppo di FdI in Assemblea Capitolina non ha mancato di presentare, per contrastare l’inquinamento ma senza impedire ai romani ed agli abitanti della città metropolitana che a Roma lavorano di esercitare il diritto alla mobilità già oggi gravemente compromesso”, ha concluso Andrea De Priamo.