Il Campidoglio prende posizione nei confronti degli immobili occupati con la linea dura espressa dal Viminale di Matteo Salvini. Censimenti per individuare le famiglie da assistere e poi, senza troppi ripensamenti, al via con gli sgomberi. Questo è ciò che emerge dalla direttiva veicolata il 1 settembre scorso.
Sgomberi, prende forma il piano: le posizioni di Regione e Campidoglio
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I primi sgomberi potrebbero essere eseguiti già entro il 15 settembre. In cima alla lista c’è lo stabile di Bankitalia in via Carlo Felice 69, dove vivono 24 famiglie. Per loro, la proprietà ha riservato una sistemazione temporanea in via Giolitti. Poi si procederà alla palazzina di Via Costi dove vivono in condizioni di forte precarietà sanitaria circa 150 persone, prevalentemente nigeriani e romeni. La polizia locale ha iniziato le operazioni di censimento prima di ferragosto. Nella lista degli sgomberi c’è anche l’ex sede Inps di via Tuscolana e l’ex fabbrica della penicillina sulla Tiburtina, entro la quale vivono in condizioni precarie centinaia di persone.
Oggi pomeriggio in Regione si è tenuto un incontro tra l’assessore alle politiche abitative regionale Massimiliano Valeriani, con quelli alla casa, politiche sociali e urbanistica capitolini, Rosalba Castiglione, Laura Baldassarre e Luca Montuori. La priorità sarà quella di tentare di elaborare un metodo condiviso che porti gli enti locali a procedere con gli sgomberi ad alternative già individuate.