Se i negozianti sono sorpresi a lasciare i rifiuti davanti al negozio, per strada, fuori dagli orari del ritiro, beccano la multa. E’ la beffa che si aggiunge al danno per i negozianti della Capitale.
Dal 20 settembre e ancora per circa un mese, dovranno accontentarsi di una raccolta rifiuti inesistente, in quanto il nuovo servizio per le utenze non domestiche (commercianti, scuole, uffici ecc.) con i sacchetti microchippati e il sistema di premialità per i virtuosi, non partirà. Nel frattempo Ama ha stoppato l’accordo con la cooperativa 29 giugno che copriva la raccolta nel I, II e XV municipio. Di conseguenza, non c’è nessuno che ritira i rifiuti e i negozianti sono costretti a tenere dentro la spazzatura, altrimenti c’è il rischio di incorrere nella somministrazione di ammende.
“Da quando non interviene più la 29 giugno è un’anarchia assoluta – commenta Liborio Pepi, delegato della Consulta Commercio del Centro storico – mettiamo fuori i rifiuti umidi e nessuno passa a ritirare, quindi siamo costretti a tenerli dentro”.
“Credo sia fondamentale che il Comune faccia una comunicazione ai vigili perché sappiano della fase di stallo in corso” ha puntualizzato Fabio Mina, vice presidente Fiepet Confesercenti Roma, rappresentante di circa l’80% degli esercizi pubblici di somministrazione e ristorazione del centro di Roma.