Come fanno sapere da Il Messaggero, la settimana sarà decisiva per la squadra di Gualtieri.
La squadra a cui punta il neo-sindaco di Roma, alle prese con il pressing dei partiti di maggioranza, è di «assoluta qualità» e potrebbe attingere a tecnici (per esempio quelli del Mef, con cui l’ex ministro ha avuto modo di lavorare), a rappresentanti della società civile, parlamentari o amministratori navigati. In una compagine di 12 assessori, sei potrebbero essere politici e sei civici. Se l’obiettivo è chiudere le danze entro domenica, è possibile che in concreto l’esecutivo possa essere presentato agli inizi della prossima settimana. Roma nel weekend ospiterà il G20 e, sebbene il sindaco non farà alcun intervento ufficiale, non è escluso che alla fine sia coinvolto, ad esempio nella fase dei saluti.
Della sua giunta potrebbe far parte anche qualche parlamentare dem: tra i nomi che stanno circolando c’è quello Marianna Madia e Claudio Mancini, ma fonti vicine ad entrambi i parlamentari escludono un loro coinvolgimento. Il cantiere, insomma, è ancora aperto, tra i colloqui in corso e le richieste dei partiti. La lista Sinistra Civica e Ecologista, per esempio, ha già chiesto un incontro al primo cittadino: in questa sede dovrebbero essere proposti tre nomi per un eventuale assessorato (Andrea Catarci, Gianluca Peciola o Imma Battaglia), ma non è escluso che alla fine a spuntare un posto da assessore possa essere Michela Cicculli, tra le elette in lista. Domani pomeriggio sono attesi in Campidoglio rappresentanti di Psi e Verdi. Il Pd, con 18 eletti, potrebbe occupare fino a 4 caselle (si parla, tra gli altri, di Sabrina Alfonsi all’Ambiente, Eugenio Patanè ai Trasporti e Svetlana Celli allo Sport).
Tre dovrebbero essere i tecnici ‘purì: per il bilancio si starebbero sondando profili provenienti dal Mef, ma si parla anche dell’ex assessore Silvia Scozzese; all’Urbanistica, invece, potrebbe andare Laura Ricci. Della lista civica dovrebbe entrare Alessandro Onorato, già con Marchini, con una delega al Turismo, e Monica Lucarelli. Quest’ultima potrebbe incassare anche la carica di vicesindaca. Se Giovanni Caudo, ex minisindaco già assessore della giunta di Ignazio Marino, non dovesse far parte della squadra, si aprirebbe la strada la sua (ormai ex) assessora Claudia Pratelli. Intanto, Gualtieri questa mattina ha indossato per la prima volta la fascia tricolore per deporre in città quattro corone d’alloro in altrettanti luoghi simbolici della Capitale.
Il tour è partito dall’Altare della Patria per fare tappa a Porta San Paolo, al Mausoleo della Fosse Ardeatine e al Tempio Maggiore: «È un grandissimo onore e una grandissima responsabilità», le parole del sindaco. Che davanti alla sinagoga è stato accolto dalla presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello che ha detto: Confidiamo in una collaborazione continua e costante con il sindaco e dalla nuova amministrazione ci aspettiamo un impegno quotidiano. Al di là delle cerimonie saranno i fatti che faranno la differenza».
E non solo sul fronte della memoria. A breve si aprirà anche la partita del seggio di Gualtieri in Parlamento, per cui si vocifera di un possibile coinvolgimento (tra gli altri) di Nicola Zingaretti. Oggi, però, da Iv, il deputato Michele Anzaldi butta la palla a centrocampo e suggerisce che a correre potrebbe essere proprio un renziano: «È giusto che il candidato al seggio parlamentare lasciato dal neosindaco Gualtieri a Roma lo decida la coalizione, come dicono nel Pd. Ma allora si parta dai voti: in quel collegio solo una settimana fa è risultata prima la Lista Calenda, tra i cui candidati i più votati sono stati Leoncini-Casini di Italia Viva. Allora si discuta subito di che coalizione si tratta«. Non è un mistero, infatti, che proprio a Roma Iv possa essere una sponda per la maggioranza di Gualtieri. Il boccino, in ogni caso, è in mano al Nazareno.
Fonte: Il Messaggero