I leader dei principali partiti di opposizione con gli studenti che continuano a manifestare sotto Montecitorio. Gli studenti a Conte: “Aspettiamo dal 2012”
Continua ormai da giorni la protesta degli studenti davanti a Montecitorio. I rappresentanti dell’Unione Studenti Universitari e della Rete Studenti Medi, sono rimasti davanti alla sede che rappresenta il cuore della politica italiana e continuano la loro battaglia contro il caro affitti, contro il caro scuola e le tante problematiche che da anni sono costretti ad affrontare. Il 30 ottobre è previsto l’incontro della Rete Studenti Medi con il ministro Valditara, per esporre le principali problematiche che erano state riassunte dagli organizzatori della protesta nei giorni scorsi.
“Nel nostro Paese il diritto allo studio non è garantito per tutti, ma è diventato un privilegio ad appannaggio di pochi. Non possiamo permettercelo, ma non abbiamo intenzione di restare a guardare: resteremo in tenda finché la politica non ci ascolterà, e il 17 Novembre saremo nelle piazze di tutto il Paese”, avevano dichiarato, prima di accamparsi sotto Montecitorio con le loro tende. Aspettano di poter confrontarsi con le istituzioni, negli ultimi giorni, i manifestanti hanno ricevuto la visita delle principali formazioni di opposizione.
Elly Schlein e Giuseppe Conte, leader del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, si sono fermati con i ragazzi ed hanno scambiato opinioni e battute, analizzando le problematiche e lanciando temi di discussioni. “Stiamo aggravando la prospettiva di valutazione. La manovra economica è assolutamente insoddisfacente. Il Pnrr viene sforbiciato, dimenticando che alcuni progetti inseriti fanno parte del nostro futuro, e a loro sembra indolore rinunciarvi. Se aggiungiamo anche l’autonomia differenziata, rappresenta la catastrofe”. Conte viene poi incalzato da una delle partecipanti, che ha fatto notare che i problemi legati al diritto allo studio esistono dal 2012 e che comprendono anche il periodo nel quale Conte è stato il presidente del Consiglio. L’ex Premier però guarda al futuro. “La situazione è chiara: avremo delle regioni che sono in fascia A con regioni che corrono di più e regioni che corrono di meno e che ora sono in fascia B, andranno in fascia C o non saranno classificate. E questo non possiamo permetterlo”. Quando i manifestanti ricordano a Conte che da dodici anni aspettano i decreti attuativi sul diritto allo studio, il leader dei Cinque Stelle ricorda: “Lo ricorderemo alla maggioranza”.
Anche Elly Schlein, leader del Pd, si è fermata a parlare con i giovani in piazza. “Nel nostro Paese siamo indietro negli investimenti sull’istruzione e sull’educazione. Stiamo spingendo per lavorare e migliorare in quest’ottica. Ci sono regioni che già utilizzano dei fondi europei – ha dichiarato – per riuscire ad eliminare questi problemi. Ma si va sempre più verso i fondi europei e meno verso gli investimenti italiani. Il Governo non può sempre coprirsi grazie all’Europa”.
I rappresentanti degli studenti riferiscono alla Schlein le problematiche relative ai giovani costretti ad abbandonare gli studi perchè impossibilitati a coprire le spese sempre più ingenti, anche nell’acquisto dei libri e del materiale scolastico. Con bonus antiquati e difficili da ottenere. “Lo abbiamo fatto presente – ha ribadito la Schlein – e ad agosto abbiamo presentato una proposta che prevedeva delle misure per aiutare le famiglie sul caro vita e sul caro libri. era una proposta di legge per sostenere l’accesso allo studio per le famiglie economicamente più in difficoltà. Sull’accesso ai libri di testo alle mense scolastiche e al trasporto pubblico locale. Nessuno ha pensato che le famiglie, con l’inizio delle scuole si sono ritrovati con le matite che costavano il 40% in più, i quaderni che costavano il 70% in più e in un quadro complessivo con salari così bassi e l’inflazione che morde alle caviglie, vuole dire che stai sprecando tanti, tanti soldi”.
“Nella legge di bilancio – continua Elly Schlein – salta il fondo per l’affitto. 330 milioni che erano stati cancellati lo scorso anno, quest’anno non esistono. Noi il 27 saremo a Venezia e vogliamo presentare un piano casa che investa sia sull’edilizia scolastica, che sull’edilizia residenziale pubblica e su un fondo per l’affitto che dovrebbe essere il triplo rispetto a quello che è stato cancellato. Quando mi occupavo di politiche abitative per una regione ho visto che il fondo affitto era il primo che andava via subito. La destra mette in contrapposizione le fragilità rispetto che dare risposte commisurate ai bisogni e per gli studenti vale a maggior ragione. Noi eravamo riusciti a far valere quelle risorse, per gli studenti fuori sede ad esempio”.