Parte da 14 giorni fa le ricerche avviate dalle Asl di Roma, pronte a verificare le liste dei passeggeri sbarcati nella Capitale e provenienti dal Regno Unito.
La variante inglese del Covid rimane un’incognita nel territorio romano; c’è il rischio che alcuni abbiano continuato a viaggiare ed altri fossero arrivati in Italia prima dello stop dei voli ordinato dal Governo.
“Su chi è rientrato con gli scali non abbiamo margini per intervenire, è un tema che abbiamo posto al governo”, spiega l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.
“La vigilanza è massima – spiega il dirigente della Polfer di Roma, Marco Napoli – ma oggettivamente è difficile tracciare chi arriva da destinazioni diverse dalla Gran Bretagna senza dichiararlo. In ogni caso i controlli sui passeggeri ci sono, “uno a uno”, e viene chiesta l’autocertificazione”.