Nel Lazio i casi positivi sono in aumento e con loro anche i ricoverati nelle terapie intensive.
Gli esperti si dicono preoccupati, visto che i posti letto occupati sono arrivati al 9%, molto vicino alla soglia massima del 10%.
La Regione ha provveduto a sbloccare nuovi posti Covid e dall’altro fronte sta spingendo l’acceleratore sulla campagna vaccinale.
“Fino a due settimane fa il 95% dei ricoverati in terapia intensiva era non vaccinato – spiega Massimo Antonelli, primario del reparto Anestesia e Rianimazione del Policlinico Gemelli al quotidiano La Repubblica – oggi invece questa percentuale è scesa all’85%”.
“Non escludo niente – ha spiegato l’Assessore D’Amato alle pagine del Messaggero – perché tutto dipende anche dai nostri comportamenti, dico che sono stati adottati provvedimenti importanti anche di carattere preventivo per preservare il Natale e ciò che comporta. Siamo in un contesto aperto, Europeo, vediamo paesi come la Germania con un’incidenza superiore alla nostra. Dovremmo ripristinare le quarantene per chi arriva da Bulgaria e Romania. La campagna dei richiami però doveva partire prima, c’è stato uno scarto di un mese tra la fine di agosto e settembre”.