A poco sono serviti gli interventi nelle scuole; gli sforzi estivi per prepararsi alla riapertura degli istituti superiori non hanno evitato numerosi contagi tra i ragazzi, che rimane troppo alto.
Su questo aspetto vuole intervenire la Regione Lazio, riportando gli alunni nelle proprie case e continuare l’anno accademico con il metodo della didattica a distanza. Si pensa che da lunedì prossimo circa il 50% degli studenti, tranne gli iscritti al primo anno, potrebbe rimanere in casa, per la durata di almeno un mese, tempo di sperimentazione della misura.
Obiettivo, quello di contingentare le presenze, che quotidianamente non dovrebbero superare la metà del totale degli iscritti nelle scuole. Sulle modalità potrebbe lasciarsi carta bianca ai singoli istituti, anche in relazione alla maggiore conoscenza dei territori e delle esigenze specifiche, magari prevedendo ingressi a giorni alterni e accordi fra scuole vicine per evitare situazioni di eccessivo affollamento. L’importante è arrivare ad una netta riduzione della popolazione studentesca in circolazione, non solo all’interno degli istituti, ma anche nelle zone limitrofe e sui mezzi pubblici.