Si fa sempre più plausibile il rinvio di oltre centomila appuntamenti per le vaccinazioni con Pfizer.
Sembrerebbe, infatti, che le dosi non siano presenti per via della diminuzione di forniture pari a circa il 35% tra i mesi di giugno e luglio.
D’Amato ha spiegato:
“Ad oggi, rispetto alle prenotazioni già fatte, fino al 15 luglio a noi mancano circa 100mila dosi di Pfizer per rispettare il fabbisogno di chi si è prenotato» per la prima dose della vaccinazione anti-Covid. «Abbiamo avuto una contrazione tra giugno e luglio di quasi il 35%» nelle forniture.
A noi la struttura commissariale manda sempre i report delle consegne. Su luglio gli scarichi sono 4, uno a settimana, da circa 196mila dosi l’uno. A giugno stavamo in media più di 300mila ogni settimana.
Abbiamo posticipato le prenotazioni dei ragazzi dai 12 ai 16 anni dopo Ferragosto; se i dati sono questi, dovremo spostare di una settimana, cioè dall’11 al 18 luglio, chi è già prenotato. Sono circa 100mila, andranno contattate una ad una per comunicargli la nuova data della prima somministrazione del vaccino Pfizer”.
“Al momento – continua D’Amato – sul portale regionale le prenotazioni per Pfizer sono chiuse. Poi ci sono i medici di famiglia che hanno ancora un po’ di scorte.
Al momento non lo so quando verranno riaperte le prenotazioni per il vaccino Pfizer. Però, se facciamo tutti i vaccini che sono già stati prenotati – conclude D’Amato – malgrado il problema dei 100mila, saremo comunque la prima regione italiana ad arrivare all’immunità di gregge. Credo che la raggiungeremo intorno al 10 agosto. Abbiamo ben il 34% dei cittadini che hanno già fatto la doppia dose, la seconda Regione è al 29%”.