L’Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio ha dato comunicazione che dei casi riscontrati finora “nel Lazio, il 50% è ricoverato in una strutta sanitaria, il 36% è in isolamento domiciliare e il 6% è in terapia intensiva. I guariti sono il 4%. L’età mediana dei casi positivi è 59 anni. Il 61% è di sesso maschile e il 39% di sesso femminile”.
Continua: “I casi positivi sono così distribuiti: il 47,1% è residente a Roma città, il 23,3% nella Provincia, il 6,3% a Frosinone, il 2,2% a Rieti, il 6,8% a Viterbo e il 12,9% a Latina. L’1,4% proviene da fuori regione. Per quanto riguarda infine la nuova app Laziodrcovid, ha raggiunto i 51.562 utenti registrati; 1.285 i medici di famiglia e 60 i pediatri di libera scelta collegati alla piattaforma”.
Ieri l’assessore alla sanità D’amato è intervenuto nella trasmissione Omnibus in onda su La7, parlando dei tamponi eseguiti sui cittadini romani e della distribuzione dei test ai sanitari, destinatari del 20% degli esami svolti.
“Rispetto al tema dei tamponi, il Lazio è una delle prime Regioni italiane per numero di tamponi rispetto al numero dei casi – ha commentato l’assessore -. Ne abbiamo fatti molti di più di Piemonte, Marche, Toscana, nonostante quelle Regioni oggi abbiano più casi. Siamo la quarta Regione italiana per numero di tamponi. Solo nella giornata di ieri abbiamo fatto 4 mila tamponi e il 20 per cento è stato fatto al personale sanitario.
Inoltre,- ha ribadito D’Amato – abbiamo assunto la decisione che tutti gli operatori a rischio del sistema sanitario eseguiranno i tamponi”.