Mario Di Paolo è deceduto a 71 anni una settimana fa, ma non ha dimenticato i suoi pazienti nemmeno in punto di morte.
Una vita passata nelle corsie dell’Angelucci di Subiaco ed ha voluto lasciare un ultimo pensiero per i suoi pazienti. La figlia racconta:
“Mi ha detto che per il suo funerale non voleva né fiori, né corone e nemmeno i classici cuscini, ma che dovevo chiedere a chi partecipava alle esequie un contributo in denaro per acquistare qualcosa di utile per l’ospedale di Subiaco dove ha lavorato dal 1980 fino al 2015, quando è andato in pensione”.
Proprio la figlia, durante il funerale, ha raccolto circa 1.000 euro tra parenti e amici.
“Era giusto ascoltare l’ultima volontà di mio padre – aggiunge – perché anche quando stava male chiedeva sempre informazioni sull’Angelucci.
Ho chiesto al direttore Cortellessa cosa potevo acquistare di utile con mille euro; l’ospedale non aveva un Pc e sono stata contenta di questa donazione.
A primavera – conclude la donna – c’è stato il bando per richiamare i medici pensionati: sarebbe andato, ma non era in condizioni di farlo”.