Un anniversario non molto comune a Castel Gandolfo, dove la buca per le lettere della residenza estiva dei Papi compie 200 anni.
Venne realizzata nel 1820 dal consigliere comunale della città Angelo Antonio Iacrossi, primo inventore della cassetta per lettere.
All’epoca la diligenza postale attraversava la via Appia nel tratto Marino-Albano e un incaricato del servizio postale raggiungeva i sentieri impervi di Castel Gandolfo per portare o ritirare la corrispondenza. Non c’erano strade asfaltate, costruite solo agli inizi del Novecento. Capitava spesso che il responsabile delle consegne postali non sapesse leggere oppure avesse difficoltà a trovare i contadini, impegnati nel lavoro in campagna, per cui molte lettere andavano perdute.
Da qui la proposta di installare la buca nel muro tra la farmacia e la parrocchia papale.
Milvia Monachesi, sindaco di Castel Gandolfo, commenta: “È un vanto per la città è un orgoglio celebrare l’evento e detenere il primato di buca delle lettere più antica del mondo. Certi avvenimenti ci ricordano la nostra storia e le vicende di gente semplice che con la fantasia e colpi di genio sono riusciti a risolvere problemi importanti”.