Vaticano%2C+la+nuova+legge+su+piercing+e+tatuaggi%3A+esplode+la+polemica
romacityrumorsit
/news-in-tempo-reale/vaticano-la-nuova-legge-su-piercing-e-tatuaggi-esplode-la-polemica.html/amp/
News

Vaticano, la nuova legge su piercing e tatuaggi: esplode la polemica

Vuoi lavorare in Vaticano? Allora devi rispettare un regolamento molto stringente, che è stato pubblicato nei giorni scorsi. Sui social esplode la polemica…

Una nuova legge stabilita dal Vaticano sta facendo discutere. Sono stati infatti pubblicati i testi degli Statuti e dei Regolamenti che i dipendenti saranno chiamati a seguire: sia per quanto riguarda il Capitolo della Basilica di San Pietro, sia per i dipendenti della  Fabbrica di San Pietro. Le nuove regole hanno immediatamente provocato reazioni negative: da parte di chi presta servizio all’interno delle mura e da chi guarda a queste nuove leggi interne, da spettatore.

La nuova legge del Vaticano sui tatuaggi sta facendo discutere. Sui social esplode la polemica. Roma.cityrumors.it

“Sembra di essere tornati indietro di cento anni”, uno dei tanti commenti letti sui social. Il Vaticano si è apprestato a specificare che le nuove leggi riguardano i dipendenti di ruolo, i dipendenti a tempo determinato nonché gli altri prestatori di lavoro in esecuzione dei rapporti di lavoro speciali disciplinati dal presente Regolamento. Si tratta di una vera e propria stretta. Una sorta di vademecum che regolamenta il vestiario, i comportamenti e anche alcune sfere della propria vita personale.

Il Vaticano, nonostante si rivolga prevalentemente a Laici, impone infatti regole di decoro e la conferma di alcuni comportamenti, condizionando la possibilità di lavorare all’interno delle fabbriche, al rispetto di un rigido e severo regolamento interno. Innanzitutto si chiede di “professare la fede cattolica e vivere secondo i suoi principi” e di essere in possesso di un’ idoneità psicofisica per le mansioni da svolgere accertata dalla Direzione di Sanità ed Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Vaticano, la stretta su piercing e tatuaggi

Oltre all’assenza di procedimenti penali, viene poi anche richiesto un “attestato di impegno religioso, morale e civile rilasciato dal rispettivo Parroco o da altra autorità religiosa”. Ma la regola che ha maggiormente fatto clamore ed ha portato a numerose critiche e prese di posizione sui social, riguarda la stretta sui tatuaggi e sui piercing. Secondo l’articolo nove del regolamento, che parla espressamente di decoro, “il Personale di ruolo è tenuto ad avere cura del proprio aspetto esteriore in conformità alle esigenze e alle consuetudini dell’ambiente di lavoro. Nel rispetto del decoro e degli ambienti di lavoro sono banditi tatuaggi a vista della pelle ed elementi di body piercing”.

Tante le proteste sui social: se infatti nascondere un piercing è abbastanza facile (chi li ha può tranquillamente toglierli mentre è al lavoro e poi rimetterli una volta tornato a casa), nascondere i tatuaggi (soprattutto quelli sulle braccia o in posti sotto gli occhi di tutti) è sicuramente più complicato.

La nuova legge vieta ai dipendenti del Vaticano di presentarsi al lavoro con i piercing e con i tatuaggi. Esplode la polemica – Roma.Cityrumors.it

La massima rigidità è espressa anche sul tema del segreto pontificio e sulla riservatezza all’interno del Vaticano. Con le nuove regole disciplinari imposte, i dipendenti laici del Vaticano potranno essere licenziati o sospesi se vengono trovati a divulgare informazioni a estranei su quello che accade dentro le mura della Città del Vaticano, considerato un luogo sacro e inaccessibile ai non iniziati. Particolare attenzione viene riservata alla vita privata dei dipendenti: il primo requisito richiesto per l’assunzione è infatti “professare la fede cattolica e vivere secondo i suoi principi”, a dimostrazione di una rigorosa selezione del personale basata su criteri di stretta osservanza religiosa.

Ai dipendenti è richiesto il matrimonio canonico

A tal fine, tra i documenti da consegnare al momento dell’assunzione, è necessario un “attestato di impegno religioso, morale e civile” rilasciato dal parroco di appartenenza o da un’altra autorità religiosa competente, a garanzia della condotta esemplare del candidato. Per i dipendenti coniugati, è inoltre obbligatorio presentare il certificato di “Matrimonio canonico”, a ulteriore conferma dell’allineamento dei valori personali con quelli promossi dalla Chiesa Cattolica. Questa severità nel controllo della vita privata dei lavoratori riflette la volontà del Vaticano di preservare la propria immagine e reputazione, evitando qualsiasi tipo di comportamento o atteggiamento che possa essere considerato lesivo della morale e dei principi cristiani.

Il regolamento approvato dal Vaticano e che sta facendo discutere – Roma.Cityrumors.it

Grande attenzione infine anche alla riservatezza. E’ infatti assolutamente vietato “asportare documenti originali, fotocopie, copie elettroniche o altro materiale d’archivio e di lavoro riguardante la propria attività e tenere fuori dal luogo di lavoro note o appunti circa le questioni che si trattano nella Fabbrica”.