I figli di Silvio Berlusconi, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi hanno accettato il testamento del padre.
L’ex premier ha lasciato a Marina e Pier Silvio la maggioranza e il conseguente controllo di un impero che vale oltre 5 miliardi. La firma è avvenuta a Villa San Martino di Arcore, dopo un percorso iniziato poco dopo la morte di Berlusconi, per arrivare a un’accettazione senza beneficio di inventario.
Il testamento è ora esecutivo sul patrimonio milionario, tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. In una dichiarazione congiunta i fratelli hanno confermato una grande unità familiare, rendendo noto di aver accettato le decisioni del padre “in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità”.
L’accordo prevede anche una clausola di lock-up, ovvero un impegno di cinque anni a non vendere quote nelle proprie holding, quindi in Fininvest. Secondo varie fonti, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi pagheranno secondo la ripartizione di tutto il patrimonio le cifre previste dai legati lasciati dal padre, per un totale di 230 milioni, per Paolo Berlusconi, Marta Fascina e Marcello dell’Utri.
Marina e Pier Silvio pagheranno il 26% ciascuno, Barbara, Luigi ed Eleonora il 16% ciascuno. Pare che su tutte le proprietà ci sia un regime di comunione per almeno 5 anni.
Per quanto riguarda Fininvest, i cinque eredi Berlusconi si redistribuiranno il 50% dei dividendi di Fininvest, secondo la divisione di tutto il patrimonio di 52% per Marina e Pier Silvio, e 48% per Barbara, Eleonora e Luigi.
Si dovrebbe procedere anche con una modifica dello statuto e con una governance che renda più garantita la minoranza, con una rappresentanza adeguata nel consiglio di amministrazione e nel collegio sindacale.
I cinque eredi di Silvio Berlusconi non hanno avuto problemi ad accettare il testamento. In particolare, Barbara, Eleonora e Luigi sarebbero contenti che Pier Silvio e Marina portino avanti le attività storiche del padre, dal momento che loro sono concentrati sulle società che si occupano di tecnologia, finanza e business innovativi.