Momenti di paura su un aereo partito da Roma e che si è trovato a risolvere una situazione di grande emergenza. Il pilota costretto agli straordinari
Cosa c’è di più pericoloso di un aereo che si trova costretto ad un atterraggio di emergenza? Centinaia di passeggeri che si trovano improvvisamente nel panico, tra la paura di cadere nel vuoto e le preoccupazioni legate ad un veivolo che non sembra rispondere ai comandi. Centinaia di film hanno seguito questa trama, tenendo incollati i telespettatori al video. Molti, immedesimandosi negli attori, hanno vissuto le stesse ansie e preoccupazioni, fino alla conclusione (spesso felice) della scena.
Ma per 294 passeggeri, partiti la mattina del primo gennaio del 2024 dall’aeroporto di Fiumicino di Roma, il terrore non è stato circoscritto alla semplice immedesimazione nei personaggi di una pellicola vista al cinema o sul divano di casa: si sono realmente ritrovati all’interno di una dramma che poteva costare caro. E che (ne siamo certi) non dimenticheranno tanto facilmente.
Erano partiti dall’aeroporto di Fiumicino alle prime ore del mattino. Uno dei primi voli organizzati nel 2024. I quasi trecento passeggeri del Fight DL-113 non immaginavano minimamente di ritrovarsi catapultati in una sorta di incubo. Durato diversi minuti. Il volo era diretto a Boston: i passeggeri sono saliti sull’aereo della compagnia statunitense Delta Airlines, ma poco dopo il decollo, sono iniziati i problemi.
Secondo una prima ricostruzione, l’equipaggio del jet ha dichiarato un’emergenza, mentre l’aereo sorvolava l’Oceano Atlantico. Il comandante ha disperatamente chiesto aiuto, annunciando la necessità di far evacuare tutte le persone presenti a bordo. Il Fight DL-113 era in viaggio verso Boston da Roma e intorno alle 11.20 è stata annunciata l’emergenza. L’aereo si trovava in quel momento a circa 230 km al largo della costa irlandese. Il comandante ha visto del fumo uscire dal motore ed ha capito che il jet non sarebbe mai riuscito ad arrivare a Boston. A quel punto ha richiesto la possibilità di effettuare un atterraggio di emergenza: l’aeroporto più vicino era quello di Shannon in Irlanda. Il personale di terra dell’aeroporto britannico si è mobilitato, per permettere al pilota di poter effettuare l’atterraggio.
I responsabili hanno subito capito che la causa del fumo era dovuta ai troppi passeggeri presenti. L’aereo infatti ha fatto un vero e proprio “atterraggio in sovrappeso” (un atterraggio effettuato con un peso lordo superiore al peso massimo di progetto per un particolare modello). Nonostante le difficoltà, l’abilità del pilota ha permesso all’aereo di poter atterrare in tutta sicurezza. Sulla pista erano presenti diverse squadre di vigili del fuoco, pronte a contrastare il motore che stava andando a fuoco, e numerosi gruppi di paramedici, che hanno assistito le persone presenti a bordo: tra di loro, molte erano in stato di forte shock ed hanno avuto bisogno di assistenza medica. Tutti i passeggeri e l’equipaggio sono stati immediatamente evacuati dal volo mentre gli ingegneri hanno iniziato a effettuare ispezioni di sicurezza. Una brutta avventura, fortunatamente a lieto fine.