Il fedele pretendeva che il sacerdote indossasse la tunica durante la confessione. Quando il prelato ha provato a spiegargli che non fosse necessario, ha perso la testa
Momenti di tensione all’interno di una Parrocchia romana. Un uomo ha attaccato il Parroco, accusandolo (in modo grossolano) di non aver preso in considerazione la sua richiesta di celebrare il sacramento della confessione. Tutto è accaduto all’interno di una parrocchia, nel quartiere di Torrespaccata, periferia sud-est della capitale. Al termine di una funzione, un uomo si è avvicinato al sacerdote e gli ha chiesto di poter essere confessati.
Il sacerdote ha dato una risposta positiva, ma quando si apprestava ad ascoltare il fedele, ha subito un attacco inaspettato. L’uomo ha inveito contro di lui, per un motivo molto particolare. “Voglio che ti metti la tunica da sacerdote”, ha urlato all’interno della Chiesa, dove nel frattempo erano presenti altri fedeli, assorti in preghiera. Il sacerdote ha mantenuto la calma e ha cercato di spiegargli che per la confessione non è necessario indossare la tunica, indispensabile invece per la celebrazione della Santa Messa. Ma l’uomo è stato inamovibile ed ha continuato ad alzare la voce.
“Ammetto di aver avuto paura – ha detto una donna presente – anche perchè quell’uomo sembrava spiritato. Il sacerdote ha mantenuto la calma ed ha cercato di spiegare che la sua richiesta era inutile, ma quello sembrava non volerlo sentire“. La discussione è durata un paio di minuti. Tra i presenti, qualcuno ha preferito allontanarsi, altri sono andati in soccorso del sacerdote ed hanno cercato di far ragionare il fedele. “E meno male che voleva confessare i suoi peccati – scherza un’altra donna presente in quel momento all’interno della Chiesa -, pensa se non fosse stato spinto dalla voglia di confessarsi. Battute a parte, devo dire che abbiamo avuto un pò di timore, perchè nons apevao fino a che potesse spingersi. Sembrava molto arrabbiato”.
L’episodio, che si è concluso con l’allontanamento volontario dell’uomo, porta però alla luce una situazione di precarietà e di difficoltà con la quale numerosi sacerdoti di trovano a convivere. Spesso le porte delle Chiese restano aperte per tutti. Anche per i malintenzionati. “Nella nostra Parrocchia – svela uno dei catechisti che da anni presta servizio per la Comunità – si sono verificati numerosi furti ed episodi spiacevoli. Purtroppo molto spesso sacerdoti e operatori della Chiesa, si trovano a contatto diretto con persone che non hanno buone intenzioni. Stavolta è andato tutto ok. Ma il finale poteva essere diverso”. Necessario quindi fare in modo che la sicurezza sia sempre garantita.