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Stupro di Roma, parla una delle vittime del netturbino: “Diceva di avere 1000 donne”

Una delle vittime del netturbino, rivela alcuni particolari: “Si nascondeva dietro il perbenismo e il bell’aspetto, adescando così le donne”

Stefania Loizzi è una delle vittime di Ubaldo Manuali, il netturbino 59enne in carcere con l’accusa di aver drogato, violentato e filmato almeno tre donne tra la fine del 2020 e il gennaio del 2023. Nel suo racconto emerge in modo inconfutabile la personalità dell’uomo: i suoi trucchi per conoscere nuove potenziali vittime e il suo narcisismo.

Stefania Liozzi, una delle vittime di Manuali, racconta le aggressioni – Roma.Cityrumors.it

“Ogni volta che uscivamo insieme si vantava con me di aver avuto mille donne. Era ossessionato dalla propria bellezza, dal mettersi in mostra. Ma poi mi scattava foto in continuazione e mi ripeteva: Guarda che io sono un uomo serio, sono loro che mi cercano”. Il racconto di altre donne finite nella sua rete, è sempre lo stesso: una cena romantica, un bicchiere offerto, il senso di stordimento e il vuoto. Molto spesso Manuali cercava di conoscere nuove donne attraverso la rete. “Fra noi c’è stata solo una frequentazione da amici — sottolinea la vittima —, anche la sera della violenza lui è venuto a casa mia presentandosi con una bottiglia di vino e di prosecco. ‘Dai festeggiamo’, mi ha detto, ma io ho ribattuto che non c’era niente da festeggiare perché mia madre era morta da poco. Ho letto di cene romantiche. Con lui non c’è stato mai nulla di romantico: i suoi occhi, il suo sguardo, non mi sono mai piaciuti, ma un’amica mi aveva assicurato che era una persona perbene. Non era così”.

Al Corriere della Sera Stefania Liozzi racconta altri particolari di Manuali: “Mi aveva colpito il fatto che fosse una persona molto religiosa, mi aveva perfino confidato di essere stato miracolato quando il furgone su cui lavorava ha preso fuoco e lui ha perso un piede nell’incendio. Chissà se era vero. Ogni tanto mostrava un tesserino, credo fosse da poliziotto, ma mi aveva detto di fare il netturbino”. Ai microfoni di Quarto Grado, la donna spiega: “Ho conosciuto Ubaldo tramite social, però prima di accettare l’amicizia ho chiesto conferma a un’altra persona. Mi sono fidata ed è iniziata un’amicizia, lo sentivo per telefono ed è sempre stata una persona precisa, finché abbiamo cominciato a uscire”.

“Mi sono svegliata con la sua mano addosso”

Stefania Loizzi e Ubaldo Manuali, il netturbino arrestato per violenze sessuali – Roma.Cityrumors.it

Il racconto della notte in cui ha subito la violenza è molto dettagliato. E per certi versi agghiacciante: “La notte tra domenica e lunedì mi chiamò dicendomi che sarebbe venuto a casa mia e che avrebbe portato lui la cena”, ricorda la donna a Quarto Grado.Mentre stavo cuocendo le patate mi porta un bicchiere per brindare. Dissi che non c’era nulla da brindare, ma dopo un sorso io non ricordo più niente”. Stefania perde conoscenza. “Mi sono svegliata con un peso addosso e una mano in faccia. Era lui, con i pantaloni sbottonati. Gli ho chiesto che cosa ci facesse nel mio letto e mi rispose che mi ero stata male e che non se l’era sentita di andarsene. Gli ho detto “vattene”, poi io sono crollata di nuovo”.

La donna, appena torna in se, si reca subito dal suo dottore. “Lui mi ha mandato subito al Pronto Soccorso di Villa San Pietro. Mi hanno fatto subito gli esami, tutti gli accertamenti ed è uscita la droga dello stupro”. Manuali, secondo il racconto della donan non si sarebbe limitato alle violenze:Ha bivaccato a casa e si è portato via tutto, ha pulito tutto ciò che aveva usato per togliere le tracce. Secondo me lui si nascondeva dietro il perbenismo e il bell’aspetto, adescando così le donne. Lui si presentava anche come poliziotto, come il Keanu Reeves della situazione”.