La Polizia ha sequestrato uno dei locali più famosi e conosciuti nel mondo della movida romana. Ufficialmente era un night club, ma nascondeva altre attività: molto più redditizie…
Nella home page del sito di uno dei locali più famosi, situato in zona Fontana di Trevi, veniva specificato nel dettaglio, cosa era possibile fare per intrattenersi e passare qualche ora: “La nostra “soft room” ti aspetta, luci soffuse, comodi divanetti e musica soft di sottofondo…”. Ma oltre a queste possibilità, c’era molto di più. Secondo le forze dell’ordine, all’interno del night club, si faceva altro.
Nel cuore di Roma era possibile infatti ottenere la compagnia di prostitute e professioniste del settore. Il locale, ufficialmente realizzato per feste private, addi al celibato o semplicemente per passare qualche ora tra drink, musica dal vivo e spettacoli, permetteva ad una clientela specializzata, di usufruire di zone separate e dedicate all’incontro con escort.
La Polizia, dopo mesi di indagini, ha sottoposto a sequestro l’Elite 2, uno dei locali più conosciuti nel mondo della Movida romana. Le accuse sono gravi e circostanziali. I proprietari, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbero infatti organizzato un giro di incontri tra alcuni clienti e prostitute. Il locale si trova a due passi da “Fontana di Trevi”, in via dell’Umiltà 77. Secondo quanto spiegato dai proprietari, “è disposto su vari ambienti, una grande sala spettacolo, arredata con comodi divanetti in similpelle “silver”, da cui vedrete esibirsi sull’elegante palco, spettacoli e lap dance delle più selezionate show girls, nazionali e non, a rotazione per tutta la serata, la zona Cocktails Bar, la Soft Room e la zona Privè”.
La funzione di questa zona Privè ha scatenato gli inquirenti. Secondo le indagini della Polizia di Roma Capitale, coadiuvate dalla Guardia di Finanza, all’interno di alcune parti del locale, si effettuavano degli incontri proibiti. I proprietari dell’Elite 2 avrebbero tollerato, sfruttato e favorito la prostituzione all’interno del night club. Due persone sono state colpite da un’ordinanza di custodia cautelare, mentre un’altra ha subito il divieto di dimora all’interno del Comune di Roma. Lo stesso locale, molto conosciuto nel mondo della Movida capitolina, è stato invece sottoposto a sequestro.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma sono partite dopo l’accusa di una dipendente del locale, che avrebbe spiegato agi inquirenti, cosa accadeva nelle zone private del night. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, i clienti venivano accolti e indirizzati alle prostitute, dai proprietari, che mettevano a loro disposizione degli spazi separati, facilitando e promuovendo gli incontri illegali.