Il racconto di numerosi genitori costretti a rinunciare o a spendere cifre esagerate per poter mandare i figli ai Centri estivi: “Abbiamo rinunciato, meglio iscriverla in piscina”
“Io capisco che ormai tutto è aumentato ed anche chi gestisce i centri estivi è stato costretto a rivedere le proprie tariffe, ma adesso la situazione mi sembra davvero insostenibile”. Lo sfogo di Daniela, una mamma romana di 45 anni, è l’esatta fotografia di una situazione difficile, che sta condizionando l’estate di numerosi romani. Le famiglie con entrambi i genitori costretti a lavorare, si sono trovate in difficoltà con la chiusura delle scuole. Molte si sono affidate ai nonni (chiamati ad accudire e soddisfare i bisogni dei nipoti), altre hanno virato sui centri estivi. Ma a caro prezzo.
Roma ha infatti visto levitare il costo dei centri estivi rispetto allo scorso anno. La capitale è la città che ha fatto segnalare l’aumento più alto. “Non so quanto costassero lo scorso anno – continua Daniela, che ha dovuto trovare una soluzione per il figlio Matteo di nove anni – perchè solo adesso ne abbiamo avuto bisogno. A me hanno cambiato turno spostandomi la mattina, negli orari in cui lavora anche mio marito. Fino allo scorso anno eravamo in grado di gestire il nostro tempo alternandoci. E all’occorrenza ci affidavamo ai nonni. Ora non è più possibile. Siamo stati obbligati a scegliere un campo estivo, ma ci siamo scontrati con dei prezzi molto alti”.
A Roma, secondo il report realizzato dal centro di ricerche economiche e sociali Eures con l’Associazione Difesa Orientamento dei Consumatori (Adoc), il costo medio di un centro estivo per circa otto settimane è superiore a 1200 euro. Una spesa che si raddoppia per le famiglie che hanno due figli. “Io ho dovuto fare una scelta – ci dice Michela, 46 anni, mamma di due bambini, di 10 e sei anni – e abbiamo optato per mandare nostro figlio più piccolo al Centro Estivo. Il più grande, che tra poco compirà undici anni, resta a casa e a volte c’è mio padre che ci viene a dare una mano. Mandarli tutti e due era improponibile. Sarebbe stata una spesa troppo elevata”.
I centri estivi risultano essere “Troppo elevati e spesso inaccessibili per la maggior parte dei genitori, con costi molto alti”, ha denunciato Anna Rea, presidente Adoc, davanti al monitoraggio del secondo rapporto Adoc-Eures sui costi dei centri estivi di quest’anno. La fine della scuola ha esasperato questa situazione, resa poi ancora più difficile da gestire in alcune strutture. Le elezioni europee hanno infatti portato alcune scuole a chiudere addirittura in anticipo, portando i genitori a fare i salti mortali. “I costi – continua il dossier – quasi raddoppiano per un eventuale secondo figlio, considerando che lo sconto medio per i fratelli, qualora applicato (nel 46% dei casi non è infatti previsto) raramente supera il 10%. Nell’ipotesi in cui una famiglia abbia quindi due o più bambini, ai 1.234 euro di costo per il centro estivo privato del primo figlio, occorrerà aggiungere ulteriori 1.148 euro per figlio (tenendo conto della riduzione media del 7% applicata sul secondo figlio), arrivando a 2.382 euro la spesa totale per una famiglia italiana con due figli (ovvero pari a una volta e mezzo una retribuzione media)”.
Le testimonianze dei romani, e di chi abita in Provincia, sono eloquenti. “Due anni fa abbiamo portato mia figlia ad un Centro Estivo e vista la presenza di molti suoi compagni di classe, abbiamo deciso di riprovarci anche lo scorso anno. Quest’anno però abbiamo deciso di desistere – ci dice Marco, che vive a Tivoli – facendo due conti abbiamo scoperto che era più conveniente tenerla a casa e segnarla il pomeriggio in piscina. Noi abbiamo la fortuna di avere i nonni che la mattina possono aiutarci, ma mi rendo conto che non tutti riescono ad organizzarsi in questo modo”. Sabrina, mamma di Greta, conferma: “Ci abbiamo provato, ma quando abbiamo visto i prezzi abbiamo deciso di iscriverla solo una settimana per provare a renderci conto della situazione. Abbiamo deciso di farle fare una settimana, poi di toglierla, ed eventualmente di segnarla in un secondo momento. Tutto il mese era impossibile”.
Ma di che aumenti stiamo parlando? Nella capitale, secondo i dati rilevati dall’Osservatorio Eures-Adoc, l’incremento è quantificabile nel 19,9 per cento. Il costo settimanale medio di un centro estivo è passato da centoventitré euro a centoquarantotto per l’orario pieno: novantasette euro invece per il tempo ridotto. Solo Milano ha un costo più alto di Roma per i centri estivi. “Si tratta di un aumento dei prezzi tanto più ingiustificabile considerando come nel 2024 l’inflazione acquisita si attesterebbe in Italia a +0,6 per cento per l’indice generale ed a +1,6 per cento per la componente di fondo (cioè al netto dei prodotti energetici e degli alimentari), mentre difficilmente possono essere le retribuzioni degli operatori a dare ragione di tale crescita”. si legge nel rapporto.