E’ stata una guerra aperta per la Capitale contro il rapinatore seriale che solamente negli ultimi tre mesi ha colpito ben 12 volte.
Armato, si aggirava tra le strade della Capitale. Il rapinatore seriale sembrava non volersi arrendere: dopo il suo dodicesimo colpo nelle ultime settimane, stava già preparando l’attacco successivo. Sembrava essere introvabile, eppure c’era un dettaglio nel suo vestiario che da simbolo idealistico è divenuto una condanna fatale.
Apparentemente impensabile, eppure il ladro è riuscito per una dozzina di volte a farla franca. Gli attacchi hanno mobilitato le Forze dell’Ordine, ma l’uomo è apparso perfettamente sfuggevole. Per questo è stata richiesta una collaborazione su vasta scala.
Roma, il ladro ha colpito per la 12esima volta: aperta la caccia all’uomo
L’ultimo colpaccio andato a buon fine ha visto il rapinatore seriale uscire con il bottino da una sala scommesse: ha portato via circa 1300 euro ed era niente meno che il suo 12esimo trofeo. Perfettamente riconoscibile, eppure difficile da catturare.
Sembrano scene uscite da un film, quelle a cui il lato Ovest della Capitale sta assistendo da settimane. L’uomo che indossa sempre delle Nike Dunk bianche ai piedi, il suo segno distintivo ormai diventato la rappresentazione iconica del ribelle impossibile da fermare, ha continuato a sfuggire ai controlli e alle ricerche.
Un casco in testa per coprire il volto e la pistola ben visibile in mano per minacciare le sue vittime, è così che il rapinatore per tre mesi ha colpito supermercati, negozi e sale scommesse, tutti dislocati a Ovest di Roma, dal punto più a sud del Portuense fino a La Storta, il versante occidentale più alto.
Roma Ovest, il ladro con le Nike Dunk bianche ai piedi
L’uomo, di 41 anni, ha fatto mobilitare indagini degli investigatori della Polizia di Stato del distretto di Primavalle fino ai carabinieri della stazione Medaglie d’Oro, mentre per settimane terrorizzava cassieri e commercianti.
A.P. (le iniziali), sulla base delle indagini che hanno ricostruito i fatti, entrava nei locali con il volto coperto con un casco semintegrale nero e la calzamaglia. Guanti alle mani e Nike Dunk bianche ai piedi, un abbigliamento che era il suo segno distintivo.
Prima minacciava il personale dipendente, poi entrava in azione. Ha iniziato il suo lavoro già lo scorso 23 febbraio in un supermercato Tigre di via di Selva Candida, da cui è uscito a piedi con un bottino di 2000 euro. A marzo, ha ripetuto lo schema, alternando Todis, Eurospin, Bricofer ecc.
Le indagini che hanno scovato le scarpe del rapinatore di Roma
Grazie alle descrizioni dei testimoni, le Forze dell’Ordine hanno ricostruito lo schema dell’uomo a partire dal suo abbigliamento. Dopo aver trovato uno scooter rubato utilizzato per gli spostamenti, gli agenti sono riusciti ad arrivare a lui. Attualmente difeso dall’avvocato Alessandro Pillitu, questa mattina è stato messo sotto ordinanza di custodia cautelare in carcere. Si parla, dunque, di un altro successo delle nostre Forze armate, dopo il fermo della banda delle boutique di lusso alla Magliana.