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Roma, ecco il municipio dove andare a scuola sembra impossibile: numeri shock

A Roma esiste un municipio maggiormente penalizzato rispetto agli altri, dove i ragazzi palesano le maggiori difficoltà nell’andare a scuola: ecco dove

La povertà educativa è uno dei maggiori problemi legati allo sviluppo e alla formazione dei giovani. Nella capitale esiste un municipio maggiormente penalizzato. Dove si concentrano i maggiori fattori di svantaggio per la crescita intellettuale ed educativa dei minori. E’ il dato emerso dall’evento “Rimuovere gli ostacoli, edificare opportunità. Strategie di contrasto alla povertà educativa” promosso dall’Assessorato alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale.

A Roma esiste un Municipio dove sembra impossibile frequentare le lezioni a scuola – Roma.Cityrumors.it

Nel corso del congresso è emersa una fotografia piuttosto veritiera della situazione nella capitale. Le istituzioni cittadine stanno provando a lottare contro le disuguaglianze, attraverso una serie di interventi di sviluppo e la creazione di una Mappa della città educante:  una raccolta di proposte progettuali gratuite per le scuole, messe a disposizione dalle più prestigiose istituzioni culturali e sociali della città. Saranno 200 i progetti proposti da ben 38 istituzioni culturali.

Roma: il sesto Municipio è il più penalizzato

Ma qual è il Municipio dove le disuguaglianze sono più forti? C’è una zona che ha evidenziato maggiori fattori di svantaggio, presentando elementi di povertà educativa maggiori rispetto alla condizione media del Comune. Si tratta del Municipio VI: un territorio che ha evidenziato i più alti fattori di svantaggio per la crescita dei minori. Secondo i dati di una indagine di Save the Children (Fare Spazio alla Crescita 2023) quasi la metà (il 46,4%) della popolazione di 9 anni o più è in possesso della sola licenza media, 11 punti percentuali in più della media comunale (35,4%). Allo stesso tempo, la percentuale di residenti di 15-64 anni senza occupazione è del 40% (la media dell’area metropolitana è del 37,6%).

Alle spalle del sesto municipio, troviamo il IV, V, X, XIII, XIV, XV. Il Municipio X, secondo nel Comune per presenza di minori di 0-19 anni, ha tra i valori più alti dell’area urbana di Roma: 39,4% di non occupati ed il 38% di residenti in possesso soltanto della licenza media. “È stata una mattinata intensa, in una sala con più di 250 persone ad ascoltare. Il segno che la povertà educativaha dichiarato l’assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale Claudia Pratelli è una questione cruciale perché ci racconta delle diseguaglianze che insistono nel nostro paese e nelle nostre città. Si tratta di una piaga tra le più subdole e feroci, perché ha a che fare con una disparità di opportunità educative che hanno l’effetto di divaricare i destini dei ragazzi e delle ragazze, compromettendone anche il futuro. È una povertà che nessuno vede, ma che agisce sulla capacità di ciascun ragazzo o ragazza di scoprirsi e coltivare le proprie inclinazioni e il proprio talento. Su questo Roma Capitale è impegnata con determinazione. Abbiamo il compito di costruire una strategia capace di colmare le diseguaglianze e rispondere quindi al nostro mandato costituzionale. La mappa della città educante – ha aggiunto Pratelli – ne è un esempio: uno strumento che Roma Capitale ha messo in campo con lo scopo di moltiplicare opportunità culturali ed educative, grazie all’alleanza con le istituzioni culturali che con uno sforzo ammirevoli hanno reso così ricca la nostra raccolta di progetti”, ha continuato l’assessore.

Uno degli obiettivi del Campidoglio è cercare di combattere le diseguaglianze scolastiche – Roma.Cityrumors.it

Il progetto Roma Scuola Aperta: ecco di che si tratta

Il Campidoglio ha anche presentato un altro progetto, destinato al finanziamento delle scuole e che dovrebbe permettere un’apertura più ampia rispetto agli orari attuali. “Accanto a questo c’è molto altro, primo tra tutti il programma Roma Scuola Aperta che finanzia le scuole per tenere aperte le porte oltre l’orario curricolare”, ha continuato l’assessora Pratelli. “Quest’anno sono 118 le scuole aperte i pomeriggi, la sera e nei weekend con corsi e occasioni formative e culturali di vario genere per i ragazzi e per le ragazze della scuola ma anche rivolte a tutto il territorio e a tutto il quartiere. La scuola che immaginiamo – ha sottolineato ancora Pratelli – è quella che diventa polo culturale sul territorio e che contribuisce a ricucire legami di comunità. Insomma, la pensiamo come deve essere: il luogo dove per eccellenza si assolve all’art. 3 della Costituzione e dunque dove si combattono le diseguaglianze.” Sono intervenuti inoltre l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, Raffaella Milano per Save the Children, Anna D’Auria del Movimento di Cooperazione Educativa, Michele Sicca della Rete degli Studenti Medi e Massimiliano Fiorucci, Magnifico Rettore della Università di RomaTre.