Nel corso di una intervista rilasciata al ‘Quotidiano Nazionale’ è intervenuto il padre di Ilaria Salis, Roberto
L’invito è sempre lo stesso e non è cambiato: quello di insistere affinché il governo possa riportare in Italia sua figlia, Ilaria Salis. In modo tale da farle scontare i domiciliari nella sua abitazione in quel di Monza. Ed invece, da quasi un anno, si trova nel carcere di Budapest. Incatenate a mani e piedi e sorvegliata dagli agenti penitenziari come la peggior criminale. Questo è quello che chiede suo padre, Roberto Salis, in una nuova intervista, ma questa volta ai microfoni del ‘Quotidiano Nazionale‘.
L’uomo si trova nella capitale ungherese ed ha avuto la possibilità di vedere la figlia. Fino a questo momento, però, sia la Meloni che Orban non possono entrare nella vicenda che compete alla magistratura. La speranza, però, è che qualcosa all’improvviso possa cambiare. Nel corso dell’intervista ha precisato che la prossima settimana incontrerà Antonio Tajani. L’attuale ministro degli Esteri ha fatto sapere che l’espulsione si potrà verificare solamente nel caso in cui il processo si chiuderà con una condanna.
La figlia nel frattempo, con il passare dei giorni, sta diventando sempre di più un argomento di discussione. La speranza di papà Roberto è che non diventi una questione politica. Come annunciato in precedenza ha potuto vedere la figlia in carcere. “Invecchiata di almeno 10 anni Le condizioni carcerarie lì sono dure e difficili. Non c’è luce. Era un carcere della Gestapo ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Bisogna tirarla fuori di lì quanto prima“.
Successivamente è nata una vera e propria polemica con la Lega ed il suo leader, Matteo Salvini. Il partito ha fatto presente che la figlia è stata condannata per concorso morale in resistenza a pubblico ufficiale. L’idea del padre, però, non cambia: sa benissimo di quello che dicono, ma si tratta di una questione diversa quella che stanno vivendo attualmente. Allo stesso tempo ci ha tenuto a ribadire che querelerà l’attuale vicepremier e ministro delle Infrastrutture per le parole che ha rilasciato nei confronti della figlia.
Sulla figlia ha precisato che si tratta di una persona idealista e che deve assumersi dei rischi che ritiene ingiusti. In più di una occasione hanno avuto un battibecco per idee diverse, ma che alla fine si risolvevano sempre in un abbraccio. Nel frattempo la scuola di Monza (che ha frequentato in passato la figlia) ha lanciato una petizione online per lei: una mossa che lo ha commosso visto che hanno partecipato anche suoi ex compagni di classe.