Una scelta che ha stupito tutti: un istituto scolastico, che si è trovato ad affrontare una situazione di grande emergenza, ha fatto una scelta inaspettata
Chi ha visto al cinema l’ultimo film di Antonio Albanese, intitolato Un mondo a parte, ha potuto vedere con i propri occhi la trasposizione cinematografica di uno scenario ai limiti dell’assurdo: un paese storico, con pochissimi abitanti e sempre meno giovani, costretto a chiudere la scuola elementare per assenza di alunni.
Il film ha anticipato in modo clamoroso ciò che è accaduto in un piccolo borgo dell’Italia centrale. Un paese frequentato in estate da numerosi romani, sarà costretto a chiudere la propria scuola elementare a settembre, per mancanza di nuovi iscritti. Sabato 8 giugno per l’ultima volta le porte della scuola elementare, simbolo dell’intera comunità, hanno aperto le porte ai bambini che la frequentano. Un commiato celebrato tra la commozione e un velo di tristezza.
Stiamo parlando di Villetta Barrea, un paesino di circa quattrocento persone situato all’interno del Parco Nazionale del Lazio Abruzzo e Molise. Durante l’inverno la popolazione scarseggia, mentre in estate il paese si popola, arrivando a toccare più di 5000 abitanti. La stragrande maggioranza dei turisti arrivano dalle regioni vicine, tra le quali spiccano il Lazio e la Campania.
Sono numerose infatti le famiglie originarie del luogo, che negli anni si sono trasferite a Roma o in altre province laziali per motivi lavorativi. Salvo poi ritornare a passare la villeggiatura in questi luoghi meravigliosi, famosi per la natura incontaminata, i paesaggi mozzafiato e una temperatura che in estate regala refrigerio a chi è abituato al caldo torrido della città.
Ma Villetta Barrea, così come altri borghi limitrofi, rischia a breve di scomparire: Il numero dei nascituri è crollato in modo clamoroso negli ultimi anni, mentre molti dei ragazzi nati nel paese, hanno preferito trasferirsi per andare a lavorare altrove. La difficoltà nel trovare un impiego in zona ha portato numerosi giovani a spostarsi in altre città. Molti hanno preferito lasciare Villetta Barrea per tentare fortuna a Roma, nel Lazio o nelle regioni vicine. La conseguenza è stata drammatica.
La scuola elementare Teodorico Ciarletta, che per decenni ha visto crescere e formarsi centinaia di migliaia di studenti, a settembre non ripartirà con le normali lezioni. A causa dei pochissimi alunni iscritti, ll provveditorato ha deciso di trasferire i pochi bambini che frequentano la scuola, in quella situata a Barrea, paese che dista sette km e che ospiterà gli alunni villettesi. Verrà formata un’unica classe che raggrupperà i bambini che formavano le due scuole.
La conferma è arrivata dalla pagina social del Borgo abruzzese. “A Villetta Barrea si è vissuto l’ultimo giorno di scuola”, è stato evidenziato. “Ma gli iscritti sono troppo pochi. E da settembre le lezioni didattiche proseguiranno nel plesso di Barrea, anch’esso appartenente all’Istituto Comprensivo Benedetto Croce di Pescasseroli. Una decisione sofferta. L’edificio scolastico a Villetta, peraltro oggetto di recenti adeguamenti, resta a disposizione per i rientri pomeridiani e per le attività extrascolastiche”. Fuori dall’istituto è stato issato un cartellone, che recitava: “Ciao scuola, rimarrai sempre nel nostro cuore”.
Tante le reazioni di sconforto da parte dei cittadini originali del posto, che negli anni si sono trasferiti a Roma. “ È l’inizio della fine – ci dice Adriana, 77 anni originaria di queste zone e che oggi vive nella capitale – Io sono cresciuta in quella scuola, così come due dei miei tre figli, il terzo è nato a Roma ed ha studiato qui. Vengo a Villetta Barrea tutte le estati, avendo ancora una casa nel paese, e mi dispiace molto pensare che questo possa essere l’inizio della fine”. “Ogni volta che chiude una scuola, così come un ospedale, è un danno sociale e culturale…da insegnante, le posso dire che il dispiacere è molto”, ha ribadito sui social una professoressa.