Singh, il 36enne indiano responsabile dello scippo alla 90enne, ha fatto perdere le sue tracce: il 2 novembre dovrebbe presentarsi in aula
L’aggressore dell’anziana è scomparso nel nulla, mentre almeno otto tra i presunti protagonisti del pestaggio nei suoi confronti, sarebbero stati riconosciuti ed identificati dalle forze dell’ordine. L’aggressione del Quarticciolo continua a far discutere. Singh, il 36enne indiano che ha tentato di scippare una donna di 90 anni, facendola cadere a terra, sarà processato per rapina il prossimo 2 novembre, ma è altamente improbabile che si presenti all’udienza.
Da giorni anche il suo legale (l’avvocato Simona Rampiconi), non ha sue notizie. “Non ha telefonino, ha i miei riferimenti e quelli dei carabinieri – spiega -, speriamo che si faccia sentire. Non abbiamo idea dove sia finito, anche perché come disposizione ha quella di non tornare al Quarticciolo, dove è rimasto nove mesi circa vivendo per strada, e comunque di stare lontano dal territorio del Comune di Roma. Ha rifiutato qualsiasi forma di accoglienza che gli è stata offerta”.
Singh intanto ha sporto denuncia conto i suoi aggressori. Al suo avvocato ha riferito questo racconto: “Avevo bisogno di una dose di crack. Ero disposto a tutto, ho scelto quella signora a caso. Non l’avevo mai vista prima, sarebbe andato bene chiunque. Adesso mi dispiace per quello che le ho fatto, chiedo scusa a tutti. Mai conosciuto nessuno di coloro che mi sono saltati addosso, non sarei in grado di riconoscerli visto le botte che ho preso. Non ho capito più niente”.
I Carabinieri avrebbero intanto identificato alcuni dei componenti della banda che lo hanno pestato. Le immagini dei video sono piuttosto eloquenti. Nelle prossime ore saranno convocati in caserma dove saranno notificati i provvedimenti nei loro confronti. “Hanno solo difeso un’anziana”, scrivono molti sui social. Altri invece condannano la violenza Fai da te. “Dovevano aspettare l’intervento dei Carabinieri, così hanno solo messo in cattiva luce il Quartiere”, hanno scritto altri. Tra i presunti responsabili dell’aggressione, ci sarebbero dei volti conosciuti alle Forze dell’Ordine. Nel video si riconosce un ragazzo con una canottiera rosa che sembra arrivare sul momento (probabilmente avvisato da qualcuno), che partecipa attivamente al pestaggio; un uomo muscoloso con una maglietta bianca, arrivato in un secondo momento e tra i più attivi, fermato da un altro ragazzo, che aveva provato qualche mossa di arti marziale su Singh, non colpendolo mai.
Nel video si vedono anche un paio di donne. Lo scippatore è stato visitato e dimesso dal Policlinico Tor Vergata, con un solo giorno di prognosi. Un particolare che ha colpito il suo legale: “Strano, visto i colpi subìti. E perché gli sono stati riscontrati l’infrazione del setto nasale e un trauma cranico. Forse era meglio se fosse finito in carcere”.