Un maxi blitz delle forze dell’ordine. L’obiettivo è la lotta alla microcriminalità, attraverso il ripristino del decoro urbano. Oltre 300 controlli
Una serie di controlli a tappeto da parte della Polizia nell’area del Tiburtino ha permesso di far luce su una serie di irregolarità. Le forze dell’ordine si sono concentrate su numerose attività della zona, cercando di capire se fossero tutte in regola con le norme di sicurezza e dal punto di vista legale. Sotto i riflettori gli scarichi, il sistema di depurazione e il rapporto di lavoro con i propri dipendenti.
Nel controllo delle numerose attività passate al setaccio, gli investigatori si sono soffermati su un paio di strutture, che sono state passate al setaccio e nelle quali sono state riscontrate numerose irregolarità. L’area del Tiburtino è piena di negozi e strutture. Alcune abusive. Il controllo effettuato dagli agenti del Distretto di San Basilio, con gli investigatori della Polizia Amministrativa della Questura e gli Ispettori del Lavoro, hanno portato alla luce alcune irregolarità da parte di due autolavaggi.
Numerosi i dipendenti che lavoravano in nero e senza alcuna garanzia legata agli standard di sicurezza. La Polizia ha iniziato anche una serie di ispezioni, che verranno integrate con il personale Asl, esperto in materia ambientale, per la verifica degli scarichi e degli apparati di depurazione che sono risultati malfunzionanti. I controlli, molto accurati, hanno portato poi gli agenti di Polizia a chiudere un bar nel quartiere di Colli Aniene, risultato non regola.
Nel blitz anticrimine e degrado si è cercato di controllare il territorio e di dare vita alla lotta contro la microcriminalità esistente. Il primo passo è stato eliminare il degrado urbano togliendo a molti spacciatori quelle coperture che nel tempo si erano creati in zone considerate franche, come parchi pubblici. Gli agenti, diretti dal Primo Dirigente Isea Ambroselli, hanno perlustrato le zone considerate più a rischio della giurisdizione del Distretto e dove maggiormente si nascondono fenomeni criminali come lo spaccio di sostanze stupefacenti, il lavoro nero e le attività commerciali dalle precarie e pericolose condizioni igienico sanitarie.
Al maxi blitz, scattato questa mattina intorno alle 8, hanno partecipato i motociclisti del reparto Volanti della Questura, le Unità Cinofile, il Reparto Prevenzione Crimine Lazio, il Reparto Mobile, la Divisione Pas della Questura, l’Ispettorato del Lavoro, la Polizia Roma Capitale, la Asl, l’Acea, l’Ama e il Servizio Giardini del Comune. Particolare attenzione è stata rivolta dalla Polizia in quelle aree dove bivaccano senza fissa dimora e nelle fermate della linea B della metropolitana di Ponte Mammolo e Rebibbia dove sono state controllate, nella banca dati delle forze di Polizia, quasi 300 persone.
La calda giornata di controlli sul territorio, ha portato anche gli agenti del IV Distretto di Polizia di San Basilio ad intervenire per eliminare numerose carcasse di automobili, che venivano utilizzate da persone senza fissa dimora come giacigli e che occupavano alcuni tratti di strada. L’operazione, legata al ripristino del decoro urbano e della legalità, rientra nel piano per la sicurezza nelle città stabilito dal Ministro degli Interni Matteo Piantedosi e condiviso dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini.
Ma il lavoro della Polizia di Roma Capitale non si è esaurito qui: gli agenti infatti si sono concentrati anche nel quadrilatero di strade compreso tra via Mondolfo, via Sirolo, via Morrovalle e via Corinaldo dove c’erano decine autovetture abbandonate e cumuli di rifiuti che sono stati rimossi dall’Ama. Anche in questo caso l’operazione rientrava nel ripristino del decoro urbano della città. Le squadre del Servizio Giardini sono intervenuti nei parchi e nei giardini limitrofi, dove le erbacce avevano ricoperto anche i giochi per i bambini e regno, durante la notte, di bande di spacciatori.