Dopo l’interrogatorio di Adil Harrati, il Giudice per le indagini preliminari Daniela Caramico D’Auria, ha preso una decisione
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Adil Harrati, il 45enne marocchino arrestato dalla Polizia e ritenuto il principale sospettato dell’omicidio di Rossella Nappini, l’infermiera di 52 anni uccisa a Roma lunedì scorso con venti coltellate nell’atrio del palazzo dove abitava insieme alla madre, in via Giuseppe Allievo al Trionfale. Harrati è stato ascoltato dal Giudice per le indagini preliminari Daniela Caramico D’Auria.
Il gip ha convalidato l’arresto del marocchino, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. Al termine dell’interrogatorio è stata confermata la custodia cautelare. Il presunto assassino è difeso dall’avvocato Rosario Cunsolo. Harrati avrebbe lasciato diverse tracce dietro di se. In particolare sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza piazzate nel tragitto tra via Allievo (la casa della mamma di Rossella e dove si è consumato materialmente l’omicidio) e via di Torrevecchia, dove l’uomo abitava insieme ad altri connazionali, in una casa che è stata messa sotto sequestro.
Ad incastrare il 45enne marocchino anche le celle del suo telefono cellulare, che lo collocherebbero sul luogo del delitto, nell’ora in cui sarebbe stato commesso. Harrati è stato arrestato e si trova nel carcere di Regina Coeli. Gli inquirenti hanno scoperto che non ha il permesso di soggiorno e che nei suoi confronti erano stati emessi numerosi provvedimenti di espulsione, mai eseguiti. Il presunto assassino e la vittima avevano avuto una relazione, che era però terminata. Secondo il racconto di uno dei suoi amici, Harrati (al quale era stato intimato di lasciare l’abitazione di via Torrevecchia per i suoi continui scatti di ira), era convinto di potersi trasferire da Rossella, ma la fine della loro relazione ha cambiato la situazione.
Gli inquirenti continuano ad indagare: si cerca ancora l’arma del delitto, che non è stata mai ritrovata. Il 45enne ha precedenti per rapina e reati contro il patrimonio. In passato è stato più volte identificato in varie città italiane dopo essere incappato in controlli delle forze dell’ordine. Per ora si trova in isolamento. Questa sera intanto, alle ore 19, ci sarà una fiaccolata per ricordare Rossella Nappini davanti all’ospedale San Filippo Neri, dove lavorava. Ad organizzarla, la direzione sanitaria del nosocomio e i colleghi che da lunedì la stanno ricordando sui social con affetto. E’ stata nel frattempo ufficializzata la data dei funerali: l’ultimo saluto a Rossella Nappini ci sarà sabato 9 settembre alle ore 11.30, presso la cappella dell’ospedale San Filippo Neri.