La Manovra 2024 porta innumerevoli aiuti per le famiglie, tra questi il Bonus figli in via sperimentare prende finalmente avvio.
Era già stato annunciato, successivamente è stato inserito nelle misure e oggi diventa ufficiale. Un ulteriore aiuto per le famiglie che si somma all’Assegno Unico e anche ad ulteriori benefici previsti come il bonus natalità, la decontribuzione per le mamme e l’aumento in busta paga.
Il tutto per diversi anni, quindi una vera e propria rivoluzione sul campo con novità che spaziano su vari fronti, dai benefici aggiuntivi con importi diretti ad una variazione in busta paga.
Bonus figli: il nuovo beneficio per tre anni
In Italia la natalità è in crisi, il secondo figlio rappresenta già un lusso ed è per questo che il governo spinge su questo fronte, ora introducendo un beneficio per chi fa il terzo figlio. Situazioni comunque ridotte rispetto alla platea, poiché sono poche le famiglie che procedono in questo senso, vuoi per problemi gestionali e organizzativi, vuoi per condizioni economiche che non permettono di mantenere certo tre figli.
Per il 2024 il governo Meloni ha lanciato una Legge di bilancio con un miliardo in più a disposizione delle famiglie, quindi tre nuove misure. Il congedo parentale si allunga di un mese e diventa utilizzabile fino a sei anni, sia per la madre che per il padre con la retribuzione al 60% invece che il 30%, il nido diventa quasi gratis con un beneficio mensile che viene innalzato ed è previsto un beneficio legato ai contributi, con una riduzione che porterà di conseguenza stipendi maggiori.
Particolari agevolazioni sono state inserite per le madri con 3 figli a carico minori, in questo caso infatti i contributi INPS saranno agevolati, andando così ad accrescere il netto in busta paga per 36 mesi, o prima laddove il figlio stia per compiere 18 anni.
Anche le madri con due figli avranno accesso all’agevolazione ma per 12 mesi. Tra le misure è previsto anche un sostegno aggiuntivo per pagare l’asilo nido, a partire dal secondo anno per ogni figlio per coloro che hanno un ISEE entro i 40 mila euro. Il beneficio dovrebbe essere di 36 mila euro quindi circa 360 euro al mese per 10 mesi, ovvero la durata dell’anno scolastico. Una grande variazione poiché il bonus attualmente è disposto a 2500 euro annui.
Lo Stato quindi pagherà i contributi previdenziali fino ai 10 anni, per il secondo figlio, fino ai 18 anni, per il terzo. Una grande innovazione che però, costa meno. Le stime infatti attestano che la media per donna è di 1.3 figli, quindi è chiaro che il terzo figlio è cosa rara. Certo, l’incentivo funziona ed è lecito, ma la platea di beneficiarie sarà veramente limitata.