Per la nuova Carta Spesa 2024, ecco da quando sarà possibile inoltrare le domande e quando arriverà il primo accredito.
Manca sempre meno al ritorno della tanto apprezzata Carta Spesa 2024, ossia un fantastico bonus che dà la possibilità di godere di incentivi extra utili per poter fare la spesa e sostenere i costi di alcuni degli acquisti più utili e al tempo stesso onerosi. Come già successo lo scorso anno, sono stati decisi alcuni limiti e requisiti minimi che vanno obbligatoriamente rispettati.
Questi requisiti sono necessari per far sì che si possa beneficiare di questo bonus che va a inserirsi nel più ampio programma voluto dal Governo, per venire incontro ai cittadini più in difficoltà e che hanno bisogno di sostegni per non arrivare con l’acqua alla gola a fine mese. Tornando alla Carta Spesa 2024, ecco tutto quello che c’è da sapere tra requisiti minimi, domande di ottenimento e data del primo accredito.
Già nelle prossime settimane è atteso il via libera definitivo per la nuova Carta Spesa 2024, che sarà ancora una volta del valore di 460 euro e che è stata fortemente voluta dal governo Meloni per far fronte al periodo di difficoltà economica che stiamo vivendo e a cui devono far fronte soprattutto le famiglie con un reddito ISEE particolarmente basso.
Ad essere stanziati sono 600 milioni di euro voluti dal ministero dell’Agricoltura e di quello delle Imprese. Secondo quanto si legge, questo bonus è rivolto a tutte le famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 15mila euro e nessun’altra misura di sostegno a carico. La priorità verrà data ai nuclei più numerosi e con figli al di sotto dei 14 anni.
Non sarà fortunatamente necessario dover presentare una richiesta: sarà infatti compito dell’INPS stilare una graduatoria con tutte le famiglie che ne hanno diritto. Questa verrà inviata ai singoli Comuni di appartenenza, che si occuperanno dell’erogazione vera e propria con il primo accredito previsto molto probabilmente già a giugno.
Per quanto riguarda l’uso e i relativi acquisti consentiti, la lista rimane la stessa dello scorso anno e quindi beni alimentari di prima necessità come carne, latte e derivati, uova, alimenti per bambini e via dicendo, a cui si aggiungono sconti fino al 15% per alcuni clienti e possibilità di spendere l’incentivo per la benzina o per gli abbonamenti del trasporto pubblico locale.