Nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore
In questi giorni non si sta parlando d’altro se non della sua idea che ha scaturito moltissime critiche e, di conseguenza, una marea di polemiche. Di tutto questo, però, se ne infischia altamente. Anzi, ribadisce il suo concetto: rifarebbe tutto, dal primo all’ultimo movimento. Matteo Lepore ne parla nel corso di una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘ per quanto riguarda la vicenda della mobilità e, di conseguenza, del fatto che le auto in città non possano andare oltre i 30km/h.
Tanto è vero che anche altre città (tra queste proprio Roma) stanno seriamente pensando di applicare tutto ciò. Nel corso della stessa specifica che si aspettava un grande dibattito, a livello locale, proprio come avvenuto nelle grandi città dopo che questa misura è stata introdotta. Per Lepore non ci sono dubbi: questa ribalta ha portato a discutere della sicurezza stradale nel nostro Paese, una delle questioni più importanti e da prendere con le pinze.
Per il sindaco felsineo viene prima di tutto la sicurezza sulle strade. Tanto è vero che ha citato un dato non indifferente: ovvero che gli incidenti in Italia sono la prima causa di morte sotto i 30 anni. Altro che passo indietro e possibile pentimento in merito a qualche critica di troppo da parte dei suoi stessi concittadini, rifarebbe tutto. Nel suo programma era presente proprio la questione de “La Città 30“.
Ci sono volute ben 20mila firme affinché questa petizione venisse presa in seria considerazione. La maggior parte dei cittadini, infatti, gli ha chiesto molta più sicurezza per le strade per i loro figli. L’invito, ovviamente, è quello di andare decisamente più piano in strada. Un impegno che, tra l’altro, ha voluto prendere con i familiari di coloro che hanno perso la vita a causa di incidenti.
Un qualcosa che, secondo il sindaco, vale decisamente di più rispetto alle prossime Europee. Fino a questo momento è soddisfatto di questo primo bilancio, anche se spera che possa aumentare sempre di più questa positività. In conclusione ribadisce: “A prescindere dal caos e dalle contestazioni il traffico ora è più scorrevole. Gli automobilisti sono molto più civili alla guida. L’obiettivo è andare avanti nel monitoraggio. Magari in futuro modificare le strade, marciapiedi e migliorare i mezzi di trasporto. Perché no?“.