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Incendio Malagrotta, Coldiretti lancia l’allarme: “Danno incalcolabile per aziende agricole”

Danni ingenti e quintali di prodotti che rischiano di finire al macero. Intorno all’incendio di Malagrotta si scatena la battaglia politica

La Capitale continua ad interrogarsi sull’incendio che ha colpito alla vigilia del Natale l’impianto Tmb di Malagrotta. Mentre le autorità cercano di far luce sui responsabili, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha firmato una nuova Ordinanza – la n.142 del 26 dicembre 2023 – che proroga solo alcune delle misure precauzionali adottate a salvaguardia della salute pubblica, a seguito dei roghi.

Coldiretti lancia l’allarme dopo l’incendio che si è scatenato a Malagrotta – Roma.Cityrumors.it

Il Campidoglio ha analizzato con attenzione i dati presentati dall’Arpa Lazio ed ha deciso di rimuovere alcuni divieti che erano stati inizialmente studiati: come ad esempio quello sulle attività sportive all’aperto e le raccomandazioni di limitare le attività ludico ricreative all’aperto e di mantenere chiuse le finestre. Inizialmente erano stati vietati la raccolta e consumo degli alimenti di origine vegetale, e il pascolo e razzolamento degli animali da cortile, prodotti nell’area individuata e in un raggio di sei chilometri dall’incendio. Oggi la distanza è stata ridotta a tre chilometri e per un periodo non superiore alle 48 ore.

Anche se il divieto è stato dimezzato, restano ingenti i disagi per le aziende agricole ed ortofrutticole che si trovano nell’area colpita dall’incendio. Coldiretti ha lanciato l’allarme, parlando di quintali di prodotti che saranno destinati al macero. “Al momento non risulterebbe dall’ordinanza che siano interessate dalle restrizioni anche le aziende zootecniche, probabilmente e come ci auguriamo, perché sia i foraggi che il latte vaccino che producono, si trovano all’interno delle stalle. Nel caso non fosse così, lo chiediamo fermamente”, scrive la Coldiretti, il cui auspicio è quello che “le verifiche sulla qualità dell’aria siano rapide, nella speranza che si possa tornare presto ad una situazione di normalità”, come dichiara il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri.

Le preoccupazioni di Coldiretti

E’ alta infatti la preoccupazione per le conseguenze che l’incendio porterà: sia dal punto di vista ambientale, sia da quello economico. Coldiretti Lazio chiede ristori immediati in un momento di particolare difficoltà per gli agricoltori. “E’ importante verificare le conseguenze reali del rogo e il suo impatto sul territorio – conclude Granieri – con serietà e attenzione, ma senza allarmismi. Chiediamo ristori immediati per gli agricoltori che si trovano nell’area colpita dall’incendio, che saranno costretti a gettare quintali di prodotti e ad affrontare le conseguenze di questo disastro. Si tratta di aziende alle prese con numerose problematiche, che si sono susseguite in questi ultimi due anni, prima con la pandemia, poi con l’aumento dei costi delle materie prime e le conseguenze dei cambiamenti climatici, fino alla peste suina”.

La preoccupazione di Coldiretti per i cibi che andranno distrutti – Roma.Cityrumors.it

Malagrotta: infuria la polemica politica

L’incendio al compattatore di Malagrotta ha alimentato la battaglia politica, scatenando le opposizioni: “Il devastante incendio di domenica all’impianto di stoccaggio di Malagrotta, che segue quello altrettanto grave del giugno dello scorso anno, dimostra come l’area della ex discarica più grande d’Europa non sia affatto in sicurezza e i residenti, dopo decenni di criticità ambientali e sanitarie, non possono ancora dormire sonni tranquilli. Il fumo carico di pericolosa diossina era visibile da chilometri e chilometri, anche da Pantan Monastero e Casal Selce, zone a un tiro di schioppo in linea d’aria da Malagrotta, dove il sindaco Gualtieri vorrebbe realizzare un maxi biodigestore”. È quanto afferma in una nota Daniele Giannini, dirigente regionale della Lega.

“Un’emergenza nazionale”

“I roghi di rifiuti sono una vera piaga e una emergenza ambientale indegna di un Paese civile come il nostro. E so bene di cosa parlo visto che provengo da una regione e da una provincia che con questo fenomeno ha dovuto farci i conti per decenni. Le immagini e le notizie provenienti da Malagrotta per me sono e restano una ferita aperta. Perché so bene il senso di impotenza che si prova e conosco le conseguenze che si trascinano per molto tempo”. Questo il commento di Gerolamo Cangiano (FdI), vice presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. “E poiché non è un fenomeno isolato, ma anzi è reiterato e si aggiunge a quello analogo che ha interessato il Tmb Salario, affrontarlo è una priorità. Lo è per questo Governo e lo è per la Commissione Bicamerale Ecomafie, di cui sono vicepresidente, che è già operativa per dare i primi riscontri ad una situazione non più procrastinabile continua CangianoNel ringraziare le forze dell’ordine ed i Vigili del Fuoco per il tempestivo intervento, che ha riportato l’incendio sotto controllo e che ha evitato danni ben più gravi anche per la salubrità e la vivibilità dell’aria, resta comunque da affrontare la situazione rifiuti a Roma, che rischia di impattare negativamente al verificarsi di questi episodi”.

I Vigili del fuoco impegnati per risolvere l’incendio nell’impianto di Malagrotta (Ansa Foto) – roma.cityrumors.it

“Una situazione già grave”

L’incendio di Malagrotta “non farà che aggravare ancora più la situazione del trattamento dei rifiuti a Roma, già precaria visto che l’impiantistica è quasi a zero, con la promessa del termovalorizzatore a fine 2026 e i rifiuti che continuano ad essere portati in giro per l’Italia e all’estero con una spesa che si aggira tra i 150 e i 170 milioni di euro all’anno. Ora, questo incendio che priva la città di un impianto, sicuramente ci mette ulteriormente in difficoltà e immaginiamo che ci sarà un ulteriore impegno economico importante per portare i rifiuti in altri impianti, cosa che però risolve solo in parte il problema perché rallenta molto il servizio di raccolta aggravando una situazione già critica”, ha ribadito Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.

Chiusura dedicata a Luca De Carlo, senatore di Fratelli d’Italia e membro della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. De Carlo esprime preoccupazione per “le conseguenze ambientali e sanitarie dell’incendio divampato a Malagrotta”, dall’altra perl’ennesimo ostacolo a una raccolta e smaltimento di rifiuti che portino Roma ad essere al passo con le altre città d’Italia. C’è da fare un ragionamento ed è per questo che la Commissione giovedì farà un sopralluogo e poi inizierà tutta una serie di audizioni proprio per capire quali siano le motivazioni, perché non è il primo incendio a Malagrotta, bisogna monitorare la questione. Bisogna approfondire e cercare di capire cosa c’è dietro, se c’è qualcosa. E comunque in nessuna maniera si deve arrestare quel processo di modernizzazione della raccolta e smaltimento dei rifiuti che la città eterna merita. Credo che oggi sia venuto il tempo di portare Roma al passo con le altre città, non solo europee ma anche italiane rendere finalmente Roma libera dai rifiuti, civile e al passo con i tempi”.