In pensione a 64 anni con 20 di contributi: la svolta di Governo ed INPS, come funziona

Il pensionamento anticipato è un’opzione nuova con 64 anni e 20 di contributi, un sistema che riprende una legge già attuata in passato.

Governo e Inps lavorano ad opzione alternative per garantire una maggiore fluidità del mercato del lavoro e quindi – soprattutto – determinare una maggiore apertura. Il problema resta sempre lo stesso, se non ci sono giovani che accedono facilmente il Paese non ha fondi sufficienti per garantire le pensioni successive negli anni.

Pensioni, riforma governo e INPS
Pensioni – Romacityrumors.it

Un cane che si morde la coda, tanto da far intervenire l’Europa per dare direttive chiare e univoche ai Paesi membri. Il problema a quanto pare infatti non è solo dell’Italia ma generalizzato, quindi è opportuno valutare delle alternative per favorire questo cambiamento.

Italia: arriva Quota 84, come avviene il pensionamento anticipato

Il nome è Quota 84 ed è una modalità di pensionamento anticipato che prevede 64 anni di età e 20 di contributi, con la possibilità quindi di andare prima in pensione con un assegno che però è ridotto rispetto agli altri, quindi in relazione si deve calcolare un 20/30% in meno dello stipendio.

la svolta di Governo ed INPS
Pensionamento anticipato, come richiederlo (roma.cityrumors.it)

Tale sistema non è nuovo, era già attivo lo scorso anno e prevedeva però 64 anni di età e 38 anni di contributi maturati entro la fine del 2022. Si rivolgeva a tutti gli iscritti alla AGO o alla Gestione Separata, adesso invece la misura è pensata per le donne quindi con un sistema che riduce i contributi necessari per poter facilitare l’uscita dal mondo del lavoro.

Probabilmente ci saranno dei vincoli, si stima ad esempio aver maturato una pensione che sia almeno 2.8 volte la minima oppure una soglia che potrebbe arrivare a 2 volte, ma questo dettaglio è ancora da chiarire. Quota 84 si realizzerà in due volte differenti, da un lato infatti le donne che scelgono di andare in pensione con questa modalità riceveranno un assegno fisso per 12 mensilità con un importo da 1500 euro al massimo. Questo non subirà alcuna rivalutazione. Successivamente si ottiene l’opzione vecchiaia quindi la pensione che effettivamente spetta.

Queste non sono le uniche nel pacchetto, c’è infatti l’Opzione donna che va a mixare le caratteristiche quindi da un lato l’età e dall’altra i contributi con una condizione di 60 anni almeno e 35 anni di contributi. Poi c’è l’Ape rosa quindi una sorta di rinnovato Ape social che prevede l’opzione donna. Il governo sta lavorando sulle varie possibilità per gli anticipi pensionistici poiché, è bene chiarirlo, in questo caso si tratta solo di quello non è una rivisitazione del modello base. In alternativa ovviamente resta sempre la possibilità di andare in pensione direttamente quando si matura il tempo utile, in base alla propria condizione contributiva, quindi con gli anni fissati a livello nazionale.

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