Quanto prenderesti se andassi in pensione con solo 20 anni di contributi? Le cose da sapere

Calcolare la pensione non è mai facile, soprattutto quando si hanno solo 20 anni di contributi alle spalle.

Il sistema pensionistico italiano prevede diverse tipologie di pensione e quella che comunemente si raggiunge con il passare degli anni è la “pensione di vecchiaia”.

con soli 20 anni di contributi si riceve una pensione molto bassa
Il numero minimo di anni di contributi per andare in pensione è 20 – roma.cityrumors.it

Un lavoratore ha diritto a questa pensione quando raggiunge un’età anagrafica specifica e ha versato almeno 20 anni di contributi. L’età varia a seconda dell’anno di nascita, del genere e della categoria di lavoro, ma generalmente si aggira intorno ai 67 anni.

20 anni: a quanto può ammontare la pensione con il minimo degli anni contributivi

In un mondo ideale, tutti avremmo la possibilità di lavorare per il tempo necessario per garantirci una pensione confortevole. Purtroppo, la situazione lavorativa cambia molto da persona a persona e alcuni individui potrebbero trovarsi a dover andare in pensione con soli 20 anni di contributi, il minimo consentito. Che si tratti di scelte di vita, di carriera o di circostanze impreviste, è essenziale sapere quali sono le opzioni a disposizione e quanto si potrebbe ricevere in termini di pensione.

chi va in pensione con soli 20 anni di contributi riceverà un importo molto basso
Una delle soluzioni per incrementare l’importo della pensione è il ricorso alla contribuzione volontaria – roma.cityrumors.it

Prima di tutto è bene ricordare che, per procedere al calcolo della pensione, ci sono alcuni punti chiave da tenere presenti: gli anni di contributi maturati, il periodo in cui questi contributi sono stati maturati e lo stipendio percepito durante gli anni di lavoro.

Detto ciò, bisogna ricordare anche che il sistema pensionistico italiano è cambiato nel 1996 ed è quindi necessario fare attenzione agli anni in cui questi contributi sono stati versati. La pensione può essere stata maturata nel sistema retributivo (che è quello in vigore fino al 1996) o nel sistema contributivo, che è quello entrato in vigore il 1° gennaio del 1996.

Nel primo caso, quello dei contributi maturati interamente prima del 1996, l’assegno pensionistico si calcola applicando un’aliquota del 2%. Questo significa che si percepirà un importo pari al 40% della retribuzione media degli ultimi anni. Con una retribuzione che si aggira intorno ai 40.000 euro annui, quindi, la pensione sarà di circa 16.000 euro lordi annui.

Nel caso di pensioni maturate con 20 anni di contributi versati interamente nel sistema contributivo (dopo il 1996), non si usa più un’aliquota per il calcolo ma un coefficiente di trasformazione del 5,575%. In questo caso, un lavoratore con una retribuzione media annua di 40.000 euro dovrebbe arrivare a percepire una pensione di 14.720 euro lordi circa annui. Un lavoratore con una retribuzione media di 25.000 euro l’anno percepirà invece una pensione che si aggira intorno ai 9.200 euro l’anno.

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