Alessandro Grando, il sindaco di Ladispoli, commenta la fuga del leone dal circo e la giornata di ordinaria follia che ha caratterizzato la cittadina laziale
Gli abitanti di Ladispoli, piccolo comune sul litorale romano, difficilmente dimenticheranno gli eventi di sabato 11 novembre, quando un leone, dopo essersi allontanato dalla gabbia del circo che lo ospitava, si è aggirato per i vicoli della città. Il sindaco Alessandro Grando ha chiesto a tutta la popolazione di non uscire di casa, seguendo da vicino tutte le operazioni legate al recupero e alla cattura.
Dopo ore di ricerca, il leone è stato fermato e catturato. A distanza di giorni non si sono placate le polemiche: da una parte gli animalisti che reclamano il trattamento disumano riservato agli animali, dall’altra i proprietari del circo che accusano ignoti di aver aperto la gabbia e di aver fatto fuggire volutamente l’animale. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine. Nel frattempo gli abitanti di Ladispoli, tornano sull’episodio, analizzando ciò che è accaduto. “Alla fine è andata bene, ma poteva succedere qualsiasi cosa – ha affermato il Sindaco Alessandro Grando a Notizie.com –, per fortuna non è successo niente alle persone e anche allo stesso leone che poteva farsi male. Lì per lì, eravamo tutti ovviamente preoccupati per l’incolumità delle persone, con un leone che vagava in giro. Parliamo di un leone, un animale feroce. Devo fare i complimenti alla polizia locale, alla Questura di Roma che ha mandato una persona a organizzare tutto, ai tanti volontari che si sono messi a disposizione. Una serata particolare, di grande agitazione“.
Il Sindaco ha pubblicato il post nel quale avvisava tutti i cittadini nel primo pomeriggio; il leone è stato invece catturato nella tarda serata, dopo ore di ricerca. “Sarebbe stato un week end particolare. Il giorno dopo c’era il derby, ma soprattutto era il mio compleanno, avrei festeggiato i miei 40 anni e stavo a casa di un amico a sorseggiare un caffè per preparare la cena e la festa, quando mi è arrivata la telefonata di una mia amica dicendomi che un leone era scappato dal circo che era in città. Ho subito pensato a uno scherzo per il mio compleanno, poi mi sono accorto che era tutto vero e mi sono subito attivato. Sono andato in giro per le strade con la polizia, cercando di risolvere la situazione. Di sicuro un compleanno che difficilmente dimenticherò, su questo non ci sono dubbi“.
Sulla vicenda si è alzato un vero e proprio polverone: molti hanno criticato il Comune per avere autorizzato la presenza del circo. “Il problema è sempre lo stesso, già in passato abbiamo provato a opporci all’arrivo del circo con animali, ma la legge è chiara, la numero 337 del 1968, che riconosce il valore sociale degli spettacoli viaggianti. Noi non possiamo vietare sul nostro territorio per legge. Lo stato riconosce la funzione sociale del circo. In altri stati ci sono leggi che vietano la presenza degli animali, ma imputare ai comuni e ai sindaci una responsabilità che non abbiamo, comporta poi reazioni, come insulti e improperi. Il circo è ancora qui, stavamo valutando la revoca dell’autorizzazione dell’area, ma abbiamo trovato un punto d’incontro e alla fine abbiamo chiesto di non avere più animali nel circo, portare via tutti gli animali e entro il 14 novembre alle ore 13 verranno portati tutti a Latina, hanno accettato un po’ a malincuore, ma si può fare il circo anche senza animali”.
Dal punto di vista giudiziario, continuano le indagini per appurare le responsabilità. E, immancabilmente, si è scatenata la bagarre politica. “Succede anche questo, ma sono cose normali, certo quello che è successo non lo sapremo mai. Chi ha un circo non è uno sprovveduto, certo non è la prima volta che gli succede abbiamo saputo, ma se sia stato un atto vandalico o sabotaggio non si sa. E’ complicato farsi un’idea chiara della situazione, certo avere un po’ di attenzione quando si va in giro con animali simili, con un vigilantes che presidia ci deve essere e qualche precauzione in più va presa. Ho ricevuto tante chiamate, mi ha fatto piacere quella del presidente Rocca che mi ha un po’ rincuorato“.