Uno studio dimostra come, chi lavora con una linea internet meno performante, può avere dei vantaggi legati alla produttività. L’incredibile scoperta rivoluziona il concetto di lavoro
Tra social network, smart working, lavoro, tempo passato a guardare serie tv, film online, o le gare calcistiche ormai totalmente visibili attraverso app che permettono la visione in streaming, passiamo gran parte della nostra giornata giornata collegati alla rete internet. Avere un WiFi potente e che non ci lasci con le mani in mano nel corso della nostra giornata, è altamente auspicabile e fortemente consigliabile.
Chi vorrebbe ritrovarsi senza connessione o con una rete internet lenta, nel momento topico di un film? O chi vorrebbe fare i conti con una linea poco potente, mentre si trova nel mezzo di una riunione di lavoro o una call con i propri responsabili? In Italia, da quando il calcio è passato in mano a Dazn, ci sono state interrogazioni parlamentari a causa dei problemi scaturiti da un servizio internet che viaggiava ad intermittenza, nel bel mezzo delle gare più importanti del campionato. Avere una connessione WiFi è quasi indispensabile per tutti noi. Ma il concetto legato alla necessità di una linea internet potente, sembra clamorosamente venire meno, di fronte ad un recente studio. Che ribalta il nostro concetto di produttività.
Secondo gli esperti di ProxyScape, un portale da sempre in prima linea nello studio della rete internet e di tutti i suoi principali utilizzi, una connessione lenta e incapace di regalare continuità di prestazioni, potrebbe addirittura incrementare la nostra produttività? Sembra difficile da credere, ma il dossier realizzato e che stiamo per riassumervi nei concetti più basilari, dimostra che un WiFi più lento potrebbe modificare il nostro approccio al lavoro. E renderlo più fruibile.
Sembra quasi impossibile, ma secondo gli esperti, una rete internet lenta e poco performante, può renderci più produttivi. “Contrariamente a quanto si crede, un WiFi lento può potenziare la produttività sul posto di lavoro,” ha dichiarato Thibeau Maerevoet, CEO di ProxyScrape, in una recente intervista. Questa affermazione, che a molti può sembrare paradossale e controintuitiva a prima vista, nasconde invece una verità che emerge in tutta la sua eccezionalità. In un’epoca in cui l’Internet ad alta velocità è quasi indispensabile quanto l’elettricità per le operazioni aziendali, e per la nostra vita di ogni giorno, una connessione Internet più lenta, può clamorosamente contribuire a migliorare la produttività dei dipendenti.
A prima vista, un WiFi lento potrebbe sembrare l’incubo di un lavoratore moderno. Eppure, tra le lamentele degli utenti Internet frustrati, emerge un vantaggio sorprendente: un incremento della produttività. Con Internet che si unisce all’elettricità e all’acqua come servizi essenziali per la vita moderna, l’idea che una connessione lenta possa migliorare la produttività sembra controintuitiva. Vediamo perché, a volte, meno velocità può significare più efficienza.
Gli esempi portati a sostegno di questa tesi, sono notevoli. Il primo, e per certi versi, più scontato, è che per molti dipendenti, lavorare con un WiFi lento significa avere meno distrazioni. Partendo dal presupposto che nella vita di tutti i giorni, chi si trova costretto a lavorare in condizioni difficili, spesso è portato a dare il meglio di se, anche chi lavora con una rete internet poco stabile, può fare meglio ed essere spinto a lavorare con maggior forza. La ricerca del Dr. Glenn Wilson presso l’Istituto di Psichiatria di Londra ha rivelato che le frequenti interruzioni e distrazioni sul lavoro influiscono notevolmente sulla funzione cognitiva. Gli individui che lavorano on line sono spesso portati a subire distrazioni da numerosi fattori: ricevere e-mail e chiamate telefoniche hanno subito un calo di 10 punti nel QI, il doppio del declino osservato negli studi sugli effetti della marijuana.
Oltre la metà dei 1.100 partecipanti ha riferito di rispondere sempre prontamente alle e-mail, e il 21% ha ammesso che avrebbe interrotto una riunione per farlo. Queste interruzioni possono essere dannose per le prestazioni cognitive quanto perdere una notte intera di sonno. In un’epoca in cui l’Internet ad alta velocità alimenta notifiche incessanti e gratificazioni immediate, una connessione più lenta potrebbe essere la cura inaspettata per l’iperconnessione. Non ricevere mail, chiamate, messaggi o qualsiasi tipo di notifica, ci permette quindi di non distrarci e di lavorare meglio.
Lavorare senza subire notifiche, porta a tre vantaggi assoluti. Innanzitutto ad una minimizzazione delle distrazioni: un WiFi lento può limitare la tentazione di controllare continuamente e-mail e social media o guardare video in streaming. Questo può imporre involontariamente periodi di lavoro intenso, durante i quali l’attenzione può concentrarsi interamente sul compito. Se la nostra concentrazione è dedicata esclusivamente al lavoro, perdiamo meno tempo su altro.
Il secondo aspetto da non sottovalutare è legato al consumo consapevole: negli Stati Uniti, circa 42 milioni di americani non hanno accesso a un Internet veloce, con oltre il 20% che vive nelle regioni rurali. Velocità Internet limitate spesso portano a un uso più selettivo delle attività online. Gli utenti potrebbero dare priorità alle attività essenziali rispetto alla navigazione per svago, il che può aumentare i tassi di completamento delle attività e migliorare la gestione del tempo.
In ultima analisi bisogna anche considerare la cosiddetta “Raccolta intenzionale di informazioni”: Con velocità più lente, ogni ricerca online o interazione digitale deve contare, spingendo gli utenti a riflettere due volte su ciò che è necessario. Questo favorisce una cultura di priorità ed efficienza.
Influenzando non solo le routine individuali, le velocità Internet più lente possono rimodellare le dinamiche del posto di lavoro: in primo luogo, modificando la produttività nelle riunioni. Quelle virtuali ad esempio potrebbero diventare più brevi e più incentrate sull’agenda se i partecipanti sanno che la connettività potrebbe essere lenta. Una rete internet più lenta e meno fruibile può portare ad una maggiore collaborazione: i team potrebbero trovare più efficaci i metodi di collaborazione offline, ricorrendo agli strumenti digitali solo quando strettamente necessario. Questo può migliorare la qualità delle interazioni e ridurre la fatica da eccessivo tempo trascorso davanti allo schermo. In questo contesto è possibile trovare anche delle soluzioni creative in grado di risolvere alcuni problemi fondamentali legati alla produttività: su tutte, la necessità è spesso la madre dell’invenzione. Un WiFi più lento potrebbe ispirare approcci più innovativi alla risoluzione dei problemi, riducendo la dipendenza da risorse online immediate, spesso superficiali.
“Anche se potrebbe sembrare radicale, l’integrazione di zone lente gestite negli ambienti di lavoro può portare a un uso più ponderato degli strumenti online e, di conseguenza, a un coinvolgimento più profondo con i compiti”, ha confermato Thibeau Maerevoet. Con un numero maggiore di “zone lente”, dove le connessioni non riescono a regalare certezze, si possono fornire ai lavoratori migliori competenze nella gestione del tempo. Invece di fare affidamento sulla velocità di Internet, i dipendenti imparano a dare priorità al lavoro in base all’importanza e alle scadenze, portando a un flusso di lavoro più organizzato e potenzialmente meno stressante. Tutto questo può anche portare ad implementare il nostro lavoro e ad avere dei risultati produttivi migliori. Tutto dipende anche dalle zone nelle quali si lavora. Se adottare un WiFi più lento non è fattibile in tutte le situazioni, bilanciare la connettività può comunque portare a risultati positivi. Ecco i principali.
Ci potremmo trovare di fronte ad orari diversi e ad una programmazione studiata: le aziende potrebbero considerare l’implementazione di orari durante il giorno in cui la velocità di Internet viene deliberatamente ridotta per incoraggiare il lavoro concentrato. Allo stesso tempo si potrebbe assegnare la larghezza della banda, in base alle proprie priorità, regalando maggiore spazio di lavoro negli orari in cui vengono preparati i servizi più produttivi. La gestione della rete può dare priorità ai servizi essenziali e limitare la larghezza di banda per le applicazioni meno critiche durante le ore di massima produttività. Esistono poi anche della Zone prive di tecnologia: in questo caso è possibile creare aree sul posto di lavoro senza WiFi può aiutare i dipendenti a disconnettersi e impegnarsi in riflessioni profonde o sessioni di brainstorming faccia a faccia.
Il dibattito sul WiFi lento non riguarda solo la velocità di Internet, ma anche la rivalutazione della nostra dipendenza dall’immediatezza digitale. Trovando il giusto equilibrio nell’uso degli strumenti digitali, le aziende potrebbero vedere un aumento della produttività, della soddisfazione dei dipendenti e dell’innovazione. Come afferma opportunamente Thibeau Maerevoet, “Nella nostra corsa a diventare sempre più connessi, non dobbiamo perdere di vista ciò che realmente alimenta la produttività: un impegno umano attento, concentrato e creativo.” Questo approccio sfumato alla tecnologia sul posto di lavoro invita i leader aziendali e gli amministratori IT a ripensare l’efficienza reale. A volte, fare un passo indietro o rallentare potrebbe essere la soluzione migliore nel nostro frenetico mondo digitale.