Una problematica più che mai attuale. L’acquisto di biglietti aerei online, e non solo: il rischio è raggiro o la violazione degli account.
Il nostro quotidiano, considerate le dinamiche che di fatto regolano ogni piccola situazione, mette spesso il cittadino nelle condizioni di doversi confrontare con il web e i suoi incredibili e imprevedibili scenari. Il rischio più grande, quando ci si confronta con la rete per effettuare acquisti di ogni genere, è quello di ritrovarsi, di colpo, con i propri profili in qualche modo violati. Furto di identità, di sottrazione di fondi dai propri prodotti finanziari associati agli account e diffusione di dati personali per altre tipologie di raggiro.
In linea di massima, considerato il rischio citato si potrebbe fare riferimento a qualsiasi tipologia di operazione condotta online. Ciò che conta, purtroppo, è esclusivamente l’accesso a specifici contesti del web, indipendentemente dall’operazione effettuata. Nella maggior parte dei casi si dovrebbe fare attenzione alla tipologia di informazioni personali diffuse, anche se non è assolutamente semplice provare a capire quando ci si sta mettendo, di fatto, nei guai.
Una delle problematiche legate alla possibilità di essere raggirati online che nelle ultime settimane ha riguardato purtroppo tantissime persone, è legata al gruppo hacker ShinyHunerts, protagonista di un incredibile attacco al sito web di vendita di biglietti per eventi e non solo “Ticketmaster”. Il bottino, di tutto rispetto, è stato di ben 440mila tagliandi trafugati e 560mila dati sensibili di quanti avevano provveduto ad acquistare i ticket in questione, per un danno economico pari a ben 22 miliardi di dollari.
I biglietti erano tutti appartenenti al blocco messo in vendita per i concerti dell’artista Taylor Swift, protagonista di un tour che ha toccato di recente anche Milano. I biglietti rubati, è stato certificato, riguardano i concerti che si terranno nel mese di settembre a Indianapolis, Miami e New Orleans. Non è la prima volta però che “Ticketmasters” viene attaccato dagli hacker.
Si stima che gli utenti coinvolti potrebbero essere potenzialmente circa 8 milioni, considerando le varie informazioni reperibili dai contatti violati. Il sito web in questione proprio in merito agli attacchi subiti negli anni passati aveva anche offerto un servizio di monitoraggio dell’identità per un anno ai propri utenti. Evidentemente, nemmeno questa mossa oggi ha funzionato. Una situazione poco piacevole, certo, che mette in risalto gli eventuali rischi che possono nascere da un contesto più che mai appartenente al quotidiano dei cittadini.